Rissa Juric-Vagnati: il primo sconfitto è Cairo

Rissa Juric-Vagnati: il primo sconfitto è Cairo

Non si può dire che una cosa del genere non sia mai successa, negli spogliatoi e nelle stanze più o meno segrete del (e nel) pallone, ma si può con certezza affermare che così non si sia mai vista né sentita prima. Il concetto di calcio moderno si eleva di colpo all’ennesima potenza e irradia in diffusione planetaria, via audio e video, la figuraccia più orrida nella storia del Torino e non soltanto. Insulti, urla, bestemmie, rinfacciamenti, spintoni, mani alzate, parole dal sen fuggite in pubblico e al pubblico in pasto date. La frase più pesante – nelle pieghe della lite furibonda, inquietante e imbarazzante tra l’allenatore granata Juric e il direttore tecnico Vagnati, che non potrà non avere conseguenze gravi almeno quanto è stata greve – scappa dalla bocca avvelenata del dt: “Devi avere rispetto per chi ti difende sempre da quel testa di BIP”. Certo Urbano Cairo nei giorni scorsi aveva cercato di promuovere una sua idea piuttosto diversa, di Festival dello Sport.

È chiaro che il primo sconfitto e il primo responsabile – anche se non sarà certo il primo e forse nemmeno l’ultimo a pagare – è il presidente/proprietario/plenipotenziario, già solo per il suo ruolo. Ma soprattutto per aver seminato (male) – anno dopo anno, flop su flop, mancata promessa su mancata promessa - il terreno su cui domina: nella società, nella squadra, nella tifoseria. Con risultati sempre inferiori alla sicumera e all’imperturbabilità ostentate, a dispetto del dissenso crescente e ormai radicato ovunque. Sconcerta ora pensare che Juric e ancor più Vagnati - il dt ha anche accusato il tecnico di essere andato a lamentarsi col padrone senza avvertire lui, che lo starebbe «aiutando a fare una squadra», ricevendo in cambio una sequela mortificante di contumelie - possano rimanere al loro posto. Emblematico che i tifosi - anziché disperarsi per questa zuffa mortificante e potenzialmente squassante per il Toro - l’abbiano accolta all’insegna del “come volevasi dimostrare”: una sorta di liberazione dall’equivoco. Né è un caso che nessuno, da casa Cairo, avesse smentito la minaccia di dimissioni già urlata (e da Tuttosport titolata) da Juric in faccia a Vagnati il 17 luglio. La realtà del Torino Fc del resto è questa, da anni: Tuttosport l’ha sempre raccontata per come è e non per come altrove viene surrealmente dipinta. E continuerà a farlo, per il bene e nell’interesse del Toro. Che ci ostiniamo a credere possa ancora essere un’altra cosa, rispetto a questa pena.

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