Torino, la voglia di Vojvoda

L’esterno kosovaro pronto al debutto dopo l’infortunio in Austria. Un elemento preziosissimo per il gioco di Juric: con lui spinta e qualità
Torino, la voglia di Vojvoda© LAPRESSE

Per Ivan Juric è un grande ritorno. Soprattutto per le qualità che il giocatore è riuscito ad esprimere l'anno scorso: è stata una delle più belle sorprese della stagione, soprattutto per il credito che è stato capace di accumulare nel corso del campionato agli occhi del proprio allenatore. Mergim Vojvoda ha recuperato dall'infortunio e si appresta a scendere in campo dall'inizio contro la Cremonese: è in vantaggio su Ola Aina, che per altro nelle prime due apparizioni contro Monza e Lazio non ha sfigurato (soprattutto in Brianza). La lesione di primo grado al retto femorale è ormai acqua passata: è fermo dal 25 luglio, dopo aver rimediato il problema muscolare durante il ritiro in Austria. Ma non ha mai smesso di lavorare duramente pur di tornare nel più breve tempo possibile.

Vojvoda scalpita: ha una gran voglia di giocare e di riconquistarsi un posto che è ancora suo di diritto, vista la continuità di prestazioni che ha garantito nello scorso torneo. Ha caratteristiche fondamentali nell'economia del gioco di Juric, perché è di gran lunga l'esterno coi piedi più educati in rosa. Il kosovaro è un pilastro del Toro di quest'anno e il fatto di aver saltato una parte della preparazione estiva non rappresenta un problema insormontabile: conosce già i meccanismi di gioco, le richieste di Juric e anche gran parte dei compagni. Persino Nemanja Radonjic, visto che ha lavorato con lui nella prima parte del ritiro. I due dovranno affinare l'intesa: già a Cremona quasi sicuramente avranno modo di giocare insieme.

Per Vojvoda, poi, rispetto ad altri elementi del gruppo non si sono alimentate particolari voci di mercato. Innanzitutto perché il ragazzo sta benissimo a Torino e per ora non intende muoversi: ha un contratto fino al 2024 e nei prossimi mesi discuterà il rinnovo con la società, che lo considera un capitale da valorizzare. L'investimento fortemente caldeggiato da Davide Vagnati nell'estate 2020 ha dato i suoi frutti: il dt ha avuto un ruolo fondamentale nella trattativa ed è riuscito a strappare il kosovaro allo Standard Liegi vincendo il duello con l'Atalanta, ai tempi sulle tracce dell'esterno sinistro classe ‘95. Nei mesi scorsi per Vojvoda si era registrato l'interesse del Milan, che però si è fermato alla fase dei sondaggi una volta appurata la ferrea volontà da parte del Toro di trattenerlo. Anche perché il club considera che con Juric possa crescere ancora e che il suo ciclo in granata sia ancora ben lontano dai titoli di coda. Tornando al campo, la squadra ora ha bisogno di alzare il livello sulle fasce. Il rientro di Vojvoda è una manna dal cielo in questo senso, ma anche i miglioramenti di Valentino Lazaro nella corsia opposta fanno ben sperare. In questa fase, infatti, chi sta patendo di più i carichi di lavoro accumulati è Stephane Singo. Poteva fare meglio in tutte le gare finora disputate, persino contro il Palermo in Coppa Italia ha vissuto delle fasi oscure nel corso del match. Per questo è chiamato a rimettersi in carreggiata in fretta. Intanto, però, a sinistra è tornato Mergim. E la Cremonese cercherà di togliergli il fiato, facendolo crossare il meno possibile. Anche perché la sua pericolosità può rappresentare un incubo per qualsiasi difesa.

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