Torino, Schuurs sembra un veterano: ha già conquistato Juric

L'erede di Bremer ha sorpreso per l’autorevolezza e le qualità che ha dimostrato a Cremona
Torino, Schuurs sembra un veterano: ha già conquistato Juric© LAPRESSE

TORINO - Alla faccia del ragazzino. Sembra già un veterano, un calciatore fatto e finito, uno che sembra indossare la maglia del Toro da una decina d'anni. Perr Schuurs deve aver contraffatto la propria carta d'identità: chi legge 26 novembre 1999 si mette immediatamente a ridere. Ma non è l'altezza o la corporatura a dargli uno slancio diverso, bensì la personalità. Non c'è da stupirsi troppo, in ogni caso. Ha vinto tre volte l'Eredivisie con l'Ajax, ha raccolto l'eredità di De Ligt ad Amsterdam e ora non ha alcuna intenzione di farsi spaventare dall'ombra di Gleison Bremer. Lo ha dimostrato abbondantemente nel giorno del suo esordio col Toro a Cremona: padrone della difesa, a proprio agio sia da centrale che come braccetto di destra, già perfettamente calato nella parte che gli ha assegnato Ivan Juric. Nell'azione del gol sbagliato nel secondo tempo da Nemanja Radonjic, col tiro a mezz'altezza respinto da Radu, nell'area di rigore grigiorossa c'è anche Schuurs. A testimonianza di come abbia già ben compreso le caratteristiche che il tecnico vuole sviluppare nei suoi difensori. Sono proprio le parole di Juric a confermare la bontà del nuovo acquisto, un innesto di grandissimo valore per il Toro: «Ha giocato con intelligenza calcistica. Non è facile non commettere errori tattici dopo una settimana di lavoro. Ha cose positive, può migliorare tanto, ma penso che possa farcela con il lavoro perché si impegna tantissimo». Il tecnico croato ha già individuato le aree di crescita: «Bisogna migliorare il suo lavoro nel breve. Nel lungo regge alla grande, mentre nello spazio ridotto deve crescere con il piede, deve velocizzarsi». Ce la farà, le premesse per un futuro radioso ci sono tutte, ancor di più dopo l'ottimo esordio in cui ha finito per annullare Dessers, suo avversario in Olanda che allo Zini non gli ha scombinato nemmeno un capello.

Il blitz in casa Ajax

Quella che ha portato Schuurs a Torino è un’operazione molto importante orchestrata dai granata, che hanno lavorato sotto traccia per tanto tempo. Sondando anche altri profili, fra cui Malick Thiaw (appena prelevato dal Milan dallo Schalke 04) e Oumar Solet del Salisburgo. Ma alla fine Davide Vagnati ha puntato Perr con decisione, con un blitz in casa Ajax il cui esito era tutt’altro che scontato. Le cifre dell’affare sono notevoli per le casse granata: Cairo ha versato al club olandese 9,5 milioni di euro, a cui si potrebbero ancora aggiungere 3,5 milioni di bonus. In più, l’Ajax si è garantito il 15% sull’eventuale futura rivendita del calciatore da parte del Toro. L’ingaggio di Schuurs è importante, da top player: ha firmato un quadriennale da circa un milione e mezzo a stagione. Un affare così non è una scommessa, ma un investimento mirato che la società ha ponderato con molta attenzione. La convinzione del difensore ha fatto la differenza, agevolando una trattativa che è andata in porto dopo lunghe settimane di corteggiamento. Anche Vagnati, in una recente intervista a Sky, ha sottolineato quanto sia stato difficile portare a Torino un ragazzo così forte: «È stata dura, una trattativa molto lunga, ma abbiamo avuto la costanza e l’abnegazione, facendo anche tanti viaggi. Il suo voler venire a Torino è stato un fattore importante. Abbiamo parlato tanto, l’Ajax è sicuramente un club di prestigio, ma lui voleva vestire la maglia granata». Lo ha seguito anche la fidanzata Roos, presente in tribuna allo Zini. Si stanno ambientando in città, nella quale intendono mettere radici. Schuurs ora pensa solo a crescere: vuole imparare velocemente l’italiano e assorbire in fretta tutto il sapere di Juric. Sa bene di aver trovato l’allenatore ideale per farlo esplodere.

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