Toro, specialità Vlasic: sempre più in alto

Da quando è entrato a Monza, mai sostituito: il croato si sta rivelando indispensabile
Toro, specialità Vlasic: sempre più in alto© Getty Images

TORINO - I danzatori bulgari non risultano pervenuti, ma la musica balcanica che trasmette Radio Torino ha sinuose melodie da primato. Merito del serbo Radonjic, certo, vera rivelazione di questo primo scorcio di stagione. Ma non soltanto. Già, perché l’infortunio patito da Miranchuk ha inevitabilmente accelerato l’inserimento del croato Vlasic negli schemi del connazionale Juric e il trequartista di proprietà del West Ham ha subito risposto presente. Il ventiquattrenne di Spalato non avrà l’argento vivo addosso al pari del compagno di reparto, ma garantisce un mix di sostanza e di qualità che negli ultimi venti metri vale... un salto in alto, tanto per restare in tema familiare e rievocare i successi nell’atletica leggera della sorella Blanka. Vlasic a Cremona, sabato pomeriggio, ha trovato la prima rete della sua avventura italiana, grazie anche alla compartecipazione di Bianchetti, ma è stata la sua prova nel complesso a testimoniare i passi avanti compiuti in settimana al Filadelfia. Il numero 16, infatti, è stato gettato nella mischia appena atterrato a Caselle, senza i consueti tempi di ambientamento al calcio italiano in generale e ai metodi di Juric in particolare.

Miranchuk ai box, Vlasic è indispensabile

Colpa, appunto, di quella noia muscolare accusata a Monza da Miranchuk, che resterà ai box fino al rientro dopo la sosta per le Nazionali: al saldo delle ultime evoluzioni di mercato, insomma, il percorso del Torino in queste prime settimane di campionato passerà anche se non soprattutto dai suoi piedi, come testimonia il fatto che dall’intervallo dell’U-Power Stadium in poi non abbia saltato un solo minuto di gioco. Perché si è inserito in fretta e perché è arrivato già sorretto da una brillante condizione atletica, come sottolineato da Juric la scorsa settimana in conferenza stampa. «Non è certo un segreto che sia venuto al Torino soprattutto per l’allenatore: lo conosco bene e tutti sanno che è molto bravo – ha confidato lo stesso Vlasic a margine del successo di Cremona –. Possiamo fare davvero bene, se diamo il 100% in allenamento e in partita. Juric ha un suo metodo di gioco preciso, votato all’uno contro uno: mi piace e credo di poter cresce molto in ogni allenamento e in ogni partita». Quello stesso metodo che il croato troverà anche nell’altra metà del campo contro l’Atalanta, in una sfida quasi a specchio tra Juric e Gasperini. Una sfida in cui l’asticella si alza e in cui il trequartista è chiamato a confermare i progressi dell’ultima uscita. Nelle giocate individuali come nell’interazione con i compagni. «Radonjic e Sanabria sono bravissimi, ma abbiamo fatto solo un paio di partite insieme – ha chiosato ancora Vlasic –. Col tempo, giocando sempre di più uno vicino agli altri, potremo migliorare». E il campo, già domani, lo potrà confermare.

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