Toro, gioventù granata. La carica degli Under 25: un segnale forte per il futuro

Con l’arrivo di Karamoh, cinque acquisti estivi su otto hanno meno di 25 anni. Schuurs il rinforzo più costoso e prestigioso, ma il talento non manca anche tra i compagni
Toro, gioventù granata. La carica degli Under 25: un segnale forte per il futuro

Giovani da valorizzare ma soprattutto da responsabilizzare per un Torino che sul mercato ha optato anche per soluzioni in prospettiva. Profili diversi, per esperienza e livello, che Ivan Juric dovrà cercare di amalgamare al meglio durante la settimana al Filadelfia. Da un lato, il tecnico croato ha dimostrato in carriera di apprezzare il lavoro con i giovani. Dall’altro dovrà fare di necessità virtù, dato che talune sue richieste sul mercato non sono state soddisfatte. Degli otto acquisti nell’ultima finestra di trasferimenti, cinque sono under 25: si tratta di Schuurs (22 anni), Vlasic (24), Ilkhan (18), Bayeye (22) e Karamoh (24), a cui va aggiunto Pellegri (21) che è stato riscattato dal Monaco e adesso è a tutti gli effetti di proprietà dei granata. In rosa, poi, ci sono già Buongiorno (23), Zima (22) e quel Seck (21) che contro l’Atalanta ha giocato dal primo minuto. Da escludere dal discorso, invece, i ventunenni Singo e Ricci, che Juric considera già veterani e sono titolarissimi nel 3-4-2-1 dell’allenatore croato.

Pacchetto arretrato

Partendo dalla difesa, se Bayeye avrebbe potuto andare in prestito in serie B per fare esperienza (Juric lo aveva sottolineato alla vigilia della sfida contro l’Atalanta), Schuurs rappresenta un investimento per il presente. Al centrale olandese, in campo dal primo minuto contro la Cremonese e in panchina giovedì a Bergamo, toccherà l’eredità di un mostro sacro come Bremer. Al Fialdelfia, il difensore cresciuto nell’Ajax sta continuando a lavorare per affinare gli automatismi e prendersi il posto da titolare. Al suo posto contro l’Atalanta ha giocato Buongiorno, che a 23 anni rappresenta un patrimonio per la società (essendo cresciuto nel settore giovanile) e che Juric aveva indicato come potenziale titolare già alla fine della passata stagione. L’impressione è che l’alternanza tra i due durerà ancora per molto, perlomeno sino a quando Juric non sceglierà il suo titolare. A favore di Buongiorno gioca anche l’abilità a destreggiarsi anche da centrale sinistro ed essere il primo sostituto del più esperto Rodriguez. Chi punta a prendersi un posto sul centro-destra è invece Zima, che lo scorso anno ha impressionato per la capacità di adattamento ai ritmi della Serie A e ha finalmente recuperato dal fastidio alla spalla accusato a inizio agosto: in panchina contro l’Atalanta, per la sfida di lunedì contro il Lecce il ceco vuole insidiare la titolarità di Djidji.

In mediana

A centrocampo, oltre a Ricci c’è giovanissimo Ilkhan. Acquistato dal Besiktas per 4,5 milioni e dotato di un’ottima capacità di palleggio (in patria è considerato un potenziale fuoriclasse), il classe 2004 ha giocato pochi secondi nella prima giornata contro il Monza. Per lui ci sarà sicuramente spazio in stagione, ma prima dovrà migliorare sia dal punto di vista fisico sia da quello tattico. Sulla trequarti, zona di campo fondamentale nel gioco di Juric, se Vlasic, Radonjic e Miranchuk rappresentano le certezze, per Seck e Karamoh ci sarà da lavorare per ribaltare le gerarchie. Il senegalese era destinato al prestito per fare esperienza - soprattutto in caso di ritorno di Praet – ma alla fine è rimasto e si giocherà le sue carte almeno fino a gennaio. Quella di Karamoh, invece, più che un investimento sembra una scommessa visto che l’esterno arriva da stagioni non certo esaltanti. Intanto il francese si è presentato ieri sui canali social del Torino Fc direttamente dal prato dell’Olimpico Grande Torino: «Sono contento di essere qui, sempre forza Toro!».

Reparto offensivo

In attacco, infine, le aspettative sono tutte su Pellegri. Subentrato dalla panchina contro l’Atalanta, il centravanti ha fatto vedere buone cose, compreso l’assist per il temporaneo 1-2 di Vlasic. E chissà che lunedì non possa scalzare Sanabria e guidare l’attacco contro il Lecce. Giovani per scelta ma anche giovani per forza: le speranze del Toro di Juric passano anche dalla linea verde.

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