Torino, rientro di Miranchuk: è la settimana chiave

Il russo si era fatto male alla prima giornata a Monza: la guarigione è vicina. L’obiettivo è tornare ad allenarsi prima del Sassuolo
Torino, rientro di Miranchuk: è la settimana chiave© Getty Images

TORINO - E alla settima giornata, il Torino si riposò. Alla conta, però, manca ancora un impegno: quello di sabato prossimo, tra le mura amiche, contro il Sassuolo, ultimo appunto sul calendario prima della sosta per lasciare il palcoscenico alle Nazionali. Con una settimana esatta tra la sfortunata partita di ieri a San Siro e il confronto con i neroverdi, lo spazio per lavorare bene al Filadelfia e gestire le forze c'è. E anche quello, chissà, per provare a rivedere qualche acciaccato almeno nella lista dei convocati. Il riferimento riguarda, innanzitutto, Miranchuk, ai box dal primo turno di campionato a causa di una lesione al bicipite femorale della coscia destra. «Ma sta recuperando bene: la prossima settimana o al massimo quella dopo dovrebbe tornare in gruppo», il punto della situazione tratteggiato venerdì da Paro in conferenza stampa. Il russo, infatti, sta pienamente rispettando la tabella di marcia e, dopo un periodo di terapie, inizia ora a scorgere il traguardo all'orizzonte. Al punto che, nella settimana entrante, svolgerà dei test per provare a forzare gradualmente sempre di più sulla gamba destra. E, se non ci saranno intoppi, giorno dopo giorno inizierà a fare qualche lavoro in più, fino al pieno reintegro insieme ai compagni.
C’è la possibilità, insomma, di rivedere Miranchuk in panchina già contro il Sassuolo, anche se con un eventuale minutaggio limitato nei muscoli, dato che non scende in campo dal 13 agosto, dunque un mese fa. Quei 45’ all’U-Power Stadium di Monza, però, erano stati sufficienti al trequartista di proprietà dell’Atalanta (in prestito al Torino con diritto di riscatto fissato a 12 milioni) per far intravedere le qualità che potrà mettere al servizio della squadra, oltre che per segnare la prima rete granata nella nuova Serie A. Nel caso in cui l’evoluzione dell’infortunio invitasse invece lo staff medico alla prudenza, a maggior ragione alla luce della sosta all’indomani della gara con il Sassuolo, allora il ritorno in campo del 26enne russo verrebbe ricalibrato verso la sfida del 1° ottobre a Napoli, alla ripresa del campionato. Ovvero la gara messa nel mirino dall’altro lungodegente granata, quel Ricci fermato da una distrazione del muscolo soleo di sinistra nel riscaldamento della trasferta a Bergamo. Il centrocampista sta lavorando al Filadelfia per smaltire la noia, al contempo snocciolando buoni propositi: «Per questa stagione mi sono ripromesso, rispetto agli anni passati, di fare di più sotto tanti aspetti: in primis segnare più gol e poi fornire più assist», ha raccontato negli ultimi giorni l’ex Empoli. E alla ripresa si vedrà finalmente tra i convocati anche il volto nuovo Karamoh: «In questo momento è come se fosse in ritiro: ha svolto dei lavori integrativi e mi auguro che in un paio di settimane sia a disposizione», l’auspicio ancora di Paro.

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