Torino, zero errori, tanto lavoro. Così Schuurs è riuscito a conquistare anche Juric

Durante la sosta il difensore olandese può continuare ad allenarsi al Filadelfia. Condizione ideale per memorizzare le richieste del tecnico: col Napoli sarà titolare
Torino, zero errori, tanto lavoro. Così Schuurs è riuscito a conquistare anche Juric© Marco Canoniero

TORINO - L’immagine emblematica per dimostrare di avere capito che cos’è il campionato italiano l’ha pubblicata sui social dopo la vittoria ottenuta dal Torino contro il Lecce. Non un’azione di gioco, non un colpo di testa in elevazione, non un contrasto con un avversario: ma l’arbitro Volpi che gli mostra il cartellino giallo per un intervento non duro ma falloso sì. Ecco, in qualche modo Perr Schuurs ha voluto immortalare in questo scatto la consapevolezza che un difensore deve, anche, saper intervenire con decisione quando è il momento e quando la dinamica dell’azione lo richiede. Nulla di gratuito, ma la semplice evoluzione di una situazione che in campo può accadere in qualsiasi momento.

In un inizio di stagione contraddittorio per il Torino, Schuurs ogni volta che è stato utilizzato da Juric ha dimostrato senso del tempo e della posizione, affidabilità e per l’appunto notevole determinazione. Non a caso, nelle due partite casalinghe disputate ha ricevuto diverse ovazioni dai tifosi, che hanno voluto fargli sentire subito l’apprezzamento. Sia contro il Lecce, sia contro il Sassuolo, l’olandese è stato schierato al centro della difesa con Djidji a destra e Rodriguez nella prima circostanza e Buongiorno nella seconda a sinistra. È il suo ruolo naturale, quello con cui ha conquistato popolarità e consensi all’Ajax, tanto da indurre il Torino a investire 9 milioni e mezzo più 3 e mezzo di bonus (e il quindici per cento su un’eventuale cessione futura). All’inizio, Juric ha preferito muoversi con cautela: contro la Lazio - Schuurs era arrivato da pochi giorni - ha scelto di tenerlo in panchina, dandogli giusto la possibilità di assaporare da bordocampo la Serie A e il Grande Torino. Una settimana più tardi, a Cremona, l’olandese è stato impiegato per tutti i novanta minuti ma a destra, lasciando a Buongiorno la posizione centrale: «Ha già dimostrato di possedere diverse qualità e la giusta mentalità per affrontare un torneo impegnativo come quello italiano, però deve ancora capire qualche movimento, come d’altra parte è normale», aveva commentato Juric per spiegare la decisione. Per quella sorta di turnover che il tecnico ha utilizzato in difesa, reparto dove di fatto ci sono quattro titolari se non cinque, Schuurs è rimasto in panchina a Bergamo ed è poi stato titolare con il Lecce, sostituito otto minuti dopo l’ammonizione di cui sopra. Altra esclusione contro l’Inter e altra presenza contro il Sassuolo, ancora in mezzo e per tutti i novanta minuti: nella peggior partita stagionale del Toro, Schuurs è stato il migliore, rendendo inoffensivo Pinamonti.

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Alla ripresa del campionato, i granata sono attesi dalla durissima trasferta in casa del Napoli capolista, che per l’occasione non recupererà Osimhen. Ma la potenza offensiva della squadra di Spalletti, come s’è visto anche a San Siro, è tale da potersi permettere rinunce importanti come questa. Ed ecco perché il fatto che Schuurs non sia stato convocato in nazionale, a differenza della maggior parte degli stranieri del Toro, rappresenta un aspetto positivo, perché in questi giorni al Filadelfia Juric continuerà a martellarlo per aiutarlo a crescere e a diventare un punto di riferimento fondamentale.

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