Toro, Juric alla ricerca di affidabilità. A Napoli si ritorna al 3-4-2-1

Dopo l’esperimento fallito con il Sassuolo, il tecnico riparte dal sistema di gioco che gli assicura più certezze
Toro, Juric alla ricerca di affidabilità. A Napoli si ritorna al 3-4-2-1© /Ag. Aldo Liverani Sas

La peggiore partita di questo inizio di stagione del Toro è coincisa con il tentativo di uscire dagli schemi consueti e provare un atteggiamento tattico profondamente diverso da quello consueto. Juric ha cercato di sparigliare le carte nel tentativo di garantire alla sua squadra quella pericolosità offensiva che in precedenza poco si era vista, pur a fronte di prestazioni convincenti. Le statistiche non mentono: vanno interpretate, certo, però non mentono. E dicono che i granata sono al quindicesimo posto per conclusioni verso la porta avversaria e al tredicesimo posto per cross effettuati. Numeri negativi, a maggior ragione considerando che soltanto la Fiorentina ha occupato la metacampo avversaria più del Toro. Insomma, le idee ci sono, i movimenti sono giusti, ma soltanto fino a un certo momento. Da qui la scelta del tecnico di cambiare, iniziando la partita contro il Sassuolo con Vlasic alle spalle di Seck e Radonjic in un 3-4-1-2 che è rimasto sostanzialmente immutato anche quando, dopo pochi minuti del secondo tempo, Juric ha inserito Pellegri e Sanabria al posto del serbo e del senegalese. Immutata, tuttavia, è rimasta pure la capacità della squadra di mettere in difficoltà gli emiliani: che, anzi, nel finale hanno preso coraggio finendo per segnare nel recupero la rete della vittoria.

Lo 0-0 sarebbe stato più giusto, ma, a prescindere darisultato, conta che Juric si sia convinto a ritornare al 3-4-2-1 su cui ha costruito le sue fortune prima al Verona e poi al Torino. Così sarà dunque a Napoli, anche grazie al rientro di Miranchuk che consentirà all’allenatore croato di avere due trequartisti in campo (Vlasic e Radonjic) e due in panchina (l’ex atalantino e Seck), la condizione ideale per poter effettuare quei cambi che assicurano freschezza e imprevedibilità per tutta la partita. Di punta ci sarà Sanabria: soltanto a ridosso della trasferta si saprà se Pellegri potrà essere disponibile, ma in ogni caso nell’undici titolare ci sarà il paraguaiano.

Un altro recupero importante non è ancora certo ma più che probabile. È quello di Ricci, che si era infortunato a Bergamo durante il riscaldamento. Linetty lo ha sostituito in queste settimane con buoni risultati e massimo impegno, ma avere a disposizione l’azzurro significa per Juric poter contare su uno dei giocatori che più corrono in Serie A (con una media di 11,462 chilometri a partita è il quarto del torneo, preceduto solo da Brozovic, Milinkovic-Savic - il laziale, ovviamente - e Koopmeiners), che soprattutto corrono meglio e anche in questo caso sul fatto di avere tra i sostituti un elemento di sicura affidabilità come hadimostrato di essere il polacco.

Contro il Napoli che ha il miglior attacco del campionato, a pari merito con l’Udinese, sarà un esame molto duro per il reparto arretrato. In questi giorni di sosta Juric ha lavorato intensamente con Schuurs, uno dei pochi stranieri non convocati nelle nazionali. L’olandese e Rodriguez saranno sicuramente titolari: si tratta di capire se il tecnico vorrà dare subito una possibilità di riscatto a Buongiorno dopo la serataccia con il Sassuolo o se a completare la difesa sceglierà Djidji, una certezza.

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