L’Eurotoro non teme Napoli

Da Vlasic a Radonjic da Milinkovic a Lukic, la furia dei nazionali
L’Eurotoro non teme Napoli© Getty Images

TORINO - Undici per sette posti: dopo sette giornate la classifica si è delineata aggiungendo la sorpresona Udinese al lotto delle previste pretendenti alle coppe europee. Che sono ovviamente le milanesi, le romane, la Juve, il Napoli e l’Atalanta. E poi la Fiorentina che alla costosa e azzardata scommessa Cabral ha aggiunto un Jovic stralunato e ne paga le conseguenze, il Sassuolo che ha vinto al Grande Torino ma che insegue in classifica avendo perso Raspadori e Scamacca, appunto la squadra ben allenata da Sottil e quindi il Torino. Che pure è bene allenata da Juric ma che certo non ha la rosa tecnicamente più forte né quantitavimente più profonda. Ma sufficiente sì. Servono l’infermeria vuota e le gambe piene di benzina. Ebbene dopo due settimane di allenamenti per chi è rimasto a Torino, e di soddisfazione per la maggior parte dei nazionali granata, entrambe le condizioni sono soddisfatte. O quasi: perché Miranchuk è una carta avendo venti minuti, magari anche mezzora nelle gambe, ma di Ricci e Pellegri ancora non è certa la convocazione. Uno solo, ad oggi, l’indisponibile acclarato: Vojvoda per noie muscolari. In compenso, come detto, chi al Fila (come Sanabria che ne aveva un gran bisogno) ha lavorato agli ordini di Juric ne ha tratto giovamento fisico, per gli altri i benefici sono più di natura emotiva, implicano l’autostima nutrita in Nazionale: Milinkovic, Rodriguez, Lukic (pure in gol contro la Svezia), Vlasic e Radonjic, quindi mezzo Toro, è tornato con alle spalle due vittorie in due gare e la prospettiva di andare a giocare i prossimi Mondiali. Perché tutti e cinque avranno spazio, in Qatar. Guardando alla sostanza, di Milinkovic si deve dire come stia meritando la titolarità nella Serbia, della quale sono colonne Lukic (sempre in campo nelle ultime 12) e Radonjic (dentro in 14 delle ultime 15 partite disputate dalla selezione da Dragan Stojkovic). Vlasic supera tutti: l’esterno offensivo ha vestito la maglia della Croazia in 26 partite su 26. Da titolare o da subentrato, ma dà il suo contributo a partire dal 14 novembre del 2020: quasi due anni senza saltare un incontro. In un Toro nel quale i numeri dei nazionali li rendono stelle attese del Mondiale entra di diritto anche Rodriguez: contro la Repubblica Ceca di Zima ha tagliato il traguardo delle 100 presenze con la Svizzera. Mixando il tutto si ottiene un prezioso carburante: Juric al Fila ritrova l’entusiasmo di cinque calciatori gasati da quanto appena andato in scena in Nations, e desiderosi di mettersi nelle migliori condizioni per il Qatar.

Curiosità su Vlasic e Radonjic

Particolare curiosità va su Vlasic e Radonjic, dopo quanto visto contro il Sassuolo. Assieme a Sanabria hanno il compito di rianimare un attacco che nell’ultimo turno nemmeno si può dire abbia sprecato il buon lavoro prodotto in precedenza. Imbrigliata dalla squadra di Dionisi, quella granata non ha saputo sviluppare le solite manovre, poi nei sei turni precedenti sì deluse dalle difficoltà a scaraventare il pallone in rete. E qui si torna a un reparto che in questo momento è giusto rinunci a Seck, da non bocciare ma risorsa comunque alternativa a Radonjic e Vlasic. Autori di 4 delle 6 reti granata, aggiungendovi il gol di Sanabria a Monza si arriva a 5. Insomma pochi o tanti che siano, ma da questi giocatori arrivano i pericoli per le porte avversarie. Il sesto gol, e si torna ancora all’UPower, è di Miranchuk: a Napoli tornerà, pronto a dare il cambio ai reduci dalle nazionali. Elementi di qualità in campo e in panchina, non molti ma sufficienti per restare là davanti, ancora sognanti di fronte alla possibilità di andare nelle coppe.

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