Toro, Schuurs escluso: così è un paradosso

L'olandese investimento più oneroso dell'estate, quando ha giocato è stato il migliore ma Juric ancora non è convinto
Toro, Schuurs escluso: così è un paradosso© Marco Canoniero

TORINO - Novanta minuti contro Cremonese (voto di Tuttosport: 7.5) e Sassuolo (7), sessantacinque con il Lecce (7) e i cinque finali sabato a Napoli (ovviamente non giudicabile). Totale: duecentocinquanta minuti in otto partite e una media voto di 7.17, nettamente la migliore del Torino. Premesso che soltanto l’allenatore - dal momento che vede il lavoro di tutta la settimana - ha una conoscenza totale e in tempo reale dei giocatori a disposizione e dunque il suo giudizio si basa su parametri ignoti alla critica e ai tifosi, in un’opinione intellettualmente onesta suscita un po’ di perplessità l’utilizzo che Juric sta facendo di Perr Schuurs, che la società ha acquistato dall’Ajax per 9,5 milioni di euro più un bonus di 3,5 (e il 15 per cento su un’eventuale cessione). Il difensore più utilizzato, finora, è stato Djidji (638 minuti), seguito da Rodriguez (612) e Buongiorno (545): è questo il trio che il tecnico considera titolare, malgrado soltanto il capitano abbia offerto finora prestazioni al di sopra di ogni dubbio.

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Potenziali titolari

Ora, è evidente che il Torino abbia cinque potenziali titolari nel reparto arretrato (già, non bisogna dimenticare Zima, che è stato a lungo assente per un infortunio nell’amichevole di fine luglio a Nizza ma da un po’ è disponibile: per lui 2 presenze e appena 25 minuti) ed è altrettanto evidente che, quando si fanno certe valutazioni, è doveroso parlare di fase difensiva e dunque anche di come gli esterni e gli uomini della mediana e pure gli attaccanti contribuiscono: tuttavia, è un fatto che il Torino nelle prime otto giornate soltanto una volta, nello 0-0 contro la Lazio, sia riuscito a non subire reti. C’è stato talvolta un pizzico di sfortuna, ma di sicuro non abbastanza per giustificare questa problematica che stona in maniera molto profonda con la passata stagione, conclusa con la quinta miglior difesa della Serie A (meglio soltanto il Milan campione d’Italia e le altre tre squadre che sono andate in Champions League) e nove partite su trentotto terminate senza incassare.



La spiegazione delle scelte di Juric che filtra dallo spogliatoio è la seguente: dei centrali, Schuurs è l’elemento che più sta faticando nel lavoro di marcatura, conseguenza probabilmente del modo differente di giocare che ha il calcio olandese e l’Ajax in particolare. Djidji, Buongiorno, Rodriguez e lo stesso Zima erano nel Toro già l’anno scorso e dunque conoscono meglio i movimenti che Juric pretende. nello stesso tempo, è pur vero che l’investimento per Schuurs (uno dei quattro-cinque più elevati nei diciassette ani dell’era Cairo) è decisamente oneroso, almeno quanto il compito di non far rimpiangere Bremer, ceduto alla Juventus per una cinquantina di milioni, bonus compresi: e dunque un suo maggiore utilizzo rientrerebbe anche in una logica societaria, sia per la cifra, sia perché si tratta di un calciatore di proprietà. Senza dimenticare che soltanto giocando partite “vere” si può pensare di iniziare un processo di crescita che consenta di poter utilizzare con convinzione e profitto quello che è ritenuto uno dei migliori talenti prodotti negli ultimi anni dal vivaio dell’Ajax. Adesso, dopo le disattenzioni di Napoli, si tratta di capire se Juric contro l’Empoli deciderà di confermare i tre titolari o consentire a Schuurs di riprendere il meritato cammino di granatizzazione.

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