Torino, il peccato originale: manca un centravanti e Milinkovic...

Anche con l'Empoli emerge la difficoltà a fare gol per la squadra di Juric. Pari amaro contro le streghe. Ottimo Schuurs: nel derby avrà Vlahovic

TORINO - Ormai il Toro deve giocare anche contro le streghe, non solo contro gli avversari. Oggi l’Empoli, 1 a 1 con pareggio di Lukic giusto al 90’ (Destro aveva spaccato il risultato al 4’ della ripresa), sabato prossimo la Juve. I granata escono dal campo con tutto lo stadio che batte le mani, pur se i tifosi non possono che avere un fegato grosso così: per via dell’incredibile sperequazione tra il gioco creato e le occasioni da rete (20 tiri verso la porta a 7!), per la sequela di episodi storti, per i gol divorati sotto porta e per il solito tormento che dilania da settimane: con un portiere “normale” e un centravanti alla Belotti il Toro avrebbe incassato di sicuro meno gol e segnato di più. La partita è stata a senso unico, inframmezzata dal gol di Destro in rovesciata, con imputati Djidji (che lo marca da due metri) e ancora una volta Milinkovic Savic, poco reattivo (non si dà sufficienza spinta sui piedi e arriva tardi sulla conclusione, sì angolata ma da lontano e non particolarmente forte). L’ennesimo blackout difensivo, insomma: uno solo in tutta la partita, iniziata col Toro ferocemente all’attacco e così anche conclusa. Segnaliamo la pessima direzione di gara dell’arbitro Fourneau, che nell’ordine ha: espulso Sanabria dopo una decina di minuti appena per un pestone su Cambiaghi, salvo poi accorgersi al Var, una volta richiamato, che il fallo non era da rosso (e quantomeno lo ha tramutato in giallo); permesso all’Empoli in specie nella ripresa di perdere tempo in modo anti-sportivo, continuamente; lasciato correre una miriade di falli, creando nervosismo e distribuendo i cartellini un tanto al chilo. Il Var lo ha aiutato anche facendogli annullare un gol di Miranchuk, per precedente fuorigioco di Sanabria nel primo tempo (altre due reti sono state annullate per l’identica ragione al paraguaiano e a Destro).

I soliti buchi neri

Davanti a un Empoli praticamente mai pericoloso e quasi costantemente chiuso nella propria metà campo sotto il pressing granata, hanno brillato Aina in spinta sulla fascia, Schuurs per l’imperiosità in difesa e nelle ripartenze, Lukic per l’ordine e la costruzione. Non a sufficienza gli attaccanti, invece, tra occasioni non sfruttate e sfortuna (vedi un palo di Vlasic di testa). Ai punti, poteva e doveva finire 4 a 1. Con una rabbia in corpo enorme, dunque, il Toro trascorrerà la settimana che porta al derby. Vedremo gli effetti sabato prossimo. Alla fine del derby dovremo di nuovo scrivere che con un portiere all’altezza e un centravanti puro fin dall’inizio (e l’ingresso di Pellegri si è visto, nel finale di oggi), il Torino avrebbe potuto indirizzare meglio il proprio destino?

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