Pagina 12 | Derby Torino, le pagelle: lampi Radonjic, Vlasic senza guizzi

MILINKOVIC SAVIC 7.5 Dopo una telefonata di Vlahovic alla mezz’ora, lo bombardano in tre al 33’: Vanja è bravo in uscita nel cuore dell’area a chiudere in fretta lo specchio a Vlahovic, che gli tira addosso, e subito dopo a respingere le bordate in sequenza da fuori di Locatelli e Rabiot. E poi si supera al 5’ della ripresa: tuffo in angolo su un’altra spingardata da fuori del play bianconero, con allegato un rimbalzo velenoso. Altro volo al 28’: su testata di Vlahovic, angolata. Incolpevole sul gol.

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DJIDJI 5.5 Comincia francobollando Kean, con misura e buoni anticipi, replicando la prova anche su Vlahovic, quando i due bianconeri invertono la posizione. Fa più fatica nella ripresa, sbagliando un paio di anticipi e, con Schuurs, facendosi bruciare in marcatura nell’azione del gol sulla sponda di Danilo. Zima (34’ st) ng

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SCHUURS 5.5 Segue Vlahovic come un’ombra, mostrando personalità, attenzione e spirito coriaceo negli uno contro uno per due terzi di partita. Contenuto in spinta, evita per prudenza le sortite palla al piede. Nel cuore della ripresa, però, perde il serbo su un cross (lo salva Vanja) e poi gestisce male anche lui l’uscita di testa su Danilo: anticipato di brutto, con Vlahovic a quel punto tutto solo.

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RODRIGUEZ 6 McKennie ha poca libertà dalle sue parti. E Lazaro lo assiste nelle marcature. Il capitano granata si disimpegna con efficace semplicità, a parte un paio di blackout improvvisi.

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AINA 5.5 Parte contratto, poi cresce, provando a rintuzzare Kostic non solo in tackle, ma anche con qualche affondo improvviso. Tatticamente equilibrato: una prova di maturità per lui in questo senso, con un paio di sortite insidiose nella ripresa. Ancora però troppo impreciso nei tocchi e molle in certi contrasti, oltre che svagato sul gol. Singo (34’ st) ng

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LUKIC 6 Il fulcro della doppia fase granata, ordinato e propositivo, impeccabile per 45 minuti con in mezzo una sventola fuori. Tocca decine di palloni, ne perde malamente un paio nel secondo tempo (su una nasce l’’azione del gol mangiato da Kean), sovente cerca invano con gli occhi palla al piede un compagno libero o in fuga.

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LINETTY 6 Grintoso, persino roccioso in certi tackle, bada a coprire gli equilibri tattici, portando anche avanti la croce, sovente. Karamoh (34’ st) ng Entra con rabbia, provando a creare la superiorità numerica in dribbling.

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LAZARO 6.5 Tra i più ispirati dei granata, dall’inizio alla fine, annulla Cuadrado, accumula affondi in spinta in dribbling e, nella ripresa, fa anche venire i brividi a Szczesny con un tiro-cross deviato da Danilo, che costringe il polacco all’intervento più faticoso della sua partita.

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MIRANCHUK 5 Dopo un’ora abbondante da collante tra i reparti però senza sbocchi, cercando almeno di non finire avulso, ha sui piedi la palla dell’1 a 0, due minuti prima della rete di Vlahovic: un rigore in movimento, sostanzialmente, spedito però alle stelle. Incredibile.

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VLASIC 5.5 Stretto nella morsa di Bremer e compagnia (poi Bonucci), opera da falso nueve, ma senza guizzi né varchi. Quasi condannato, anche perché non è il suo ruolo e il fisico non certo da marcatonio non lo aiuta. Svaria, arretra anche parecchio per toccare un pallone: e il Toro rimane definitivamente spuntato. Poco prima del quarto d’ora nella ripresa si libera bene sul limite, vede la porta da posizione centrale, tira anche angolato, ma davvero troppo debolmente. Un’occasione sprecata.

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RADONJIC 6 Vivace seppur a sprazzi, quasi feroce in un paio di discese in contropiede palla al piede, semina un paio di volte scompiglio sul centrosinistra, prova anche a colpire da fuori. Pellegri (25’ st) 5.5 Reduce da un fastidio muscolare, tenta di dare profondità, ma finisce nella rete.

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ALL. JURIC 5.5 Senza attaccanti, se non un Pellegri a mezzo servizio alla fine, prova a tener su la squadra con un tridente senza pivot, ma la differenza di qualità è enorme e gli errori dei suoi nei momenti chiave (quando possono colpire Szczesny o quando devono marcare oppure non regalare ripartenze pericolosissime) decidono la partita. Cairo non può pensare di pretendere anche i miracoli.

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ALL. JURIC 5.5 Senza attaccanti, se non un Pellegri a mezzo servizio alla fine, prova a tener su la squadra con un tridente senza pivot, ma la differenza di qualità è enorme e gli errori dei suoi nei momenti chiave (quando possono colpire Szczesny o quando devono marcare oppure non regalare ripartenze pericolosissime) decidono la partita. Cairo non può pensare di pretendere anche i miracoli.

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