Toro, spesi 20 milioni per la panchina: non si poteva prendere un bomber?

Le conseguenze di un mercato che fa molto discutere, alla luce delle difficoltà che la squadra di Juric riscontra nel trovare la via del gol

Cinque giocatori per 532 minuti complessivi, poco più della metà dei 900 giocati nelle prime 10 giornate di campionato. Dai 211 in 4 partite di Demba Seck ai 200 di Pietro Pellegri in 8 apparizioni, e poi gli 85 di Emirhan Ilkhan in 3 presenze, come David Zima che di minuti ne ha giocati appena 36. Chi, invece, è ancora a quota 0 partite in campionato è Brian Bayeye, arrivato a luglio dal Catanzaro ma sinora mai considerato da Ivan Juric nelle rotazioni sugli esterni. Calciatori, tutti, acquistati o riscattati tra l’estate 2021 e quella appena trascorsa, che in comune, oltre alla giovane età, hanno la lunga permanenza in panchina. Le occasioni per farsi notare sono state poche, e anche quando il tecnico granata ha scelto di mandarli in campo i risultati non sono stati dei migliori. Seck, ad esempio, ha deluso sia da esterno sia da punta centrale nell’esperimento casalingo contro il Sassuolo. Per acquistarlo dalla Spal, a gennaio scorso, il Torino ha speso 5 milioni di euro (3,5 di parte fissa e 1,5 di bonus). La stessa cifra, pochi mesi fa, è stata investita per riscattare dal Monaco l’attaccante Pietro Pellegri - ancora a secco di gol in questa prima parte di Serie A – e per Zima nell’estate 2021. Poco meno, 4,5 milioni, è costato Ilkhan dal Besiktas, pagando la clausola rescissoria per assicurarsi il talento classe 2004 che però a ha visto il campo con il contagocce. Considerando anche gli 800 mila euro sborsati per il cartellino di Bayeye, gli investimenti (tutti in prospettiva, sia chiaro, ma fino a questo momento privi di frutti) ammontano a poco più di 20 milioni di euro.

Una cifra che, anche in misura minore, avrebbe permesso di acquistare un attaccante che rendesse meno amaro – per Juric prima e i tifosi poi – il distacco da Andrea Belotti. Si pensi, ad esempio, ad Artem Dovbyk, trattato in estate e già “accolto” al Filadelfia ad aprile per una visita alle strutture granata. Lo slot da extracomunitario riservato al centravanti del Dnipro-1 è stato poi occupato da Ilkhan, ma con poco meno di 13 milioni Dovbyk avrebbe potuto essere granata. Il contratto del classe 1997, 10 reti in 12 presenze tra campionato e Conference League, a dicembre 2023, ma un eventuale nuovo assalto nel mercato di gennaio passerà da una serie di incastri non facili. L’assenza di un bomber, in questo inizio di stagione, è confermata dal cinismo dei numeri: il capocannoniere stagionale del Torino è il trequartista Nikola Vlasic a quota 3, con Sanabria a 2 e Radonjic, Lukic e Miranchuk con un gol a testa. «Se Sanabria impazzisce e fa 15 reti...», aveva detto in passato Juric per cercare di esorcizzare le difficoltà. Tentativo encomiabile, ma la carestia di gol continua.

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