Torino, Ricci-Vojvoda: la ripartenza

Domani in Coppa contro il Cittadella dovrebbero giocare dal 1’ per ritrovare la condizione in vista dell’Udinese

Il derby ha inevitabilmente squarciato l'ambiente Toro. Normale che sia così: per la prestazione offerta, ma anche per le dichiarazioni post-partita di Ivan Juric, che oltre ad incupire i tifosi sulla stagione in corso finiscono per aumentare le nubi sul futuro. Ma il domani granata si chiama Cittadella. Già, perché si gioca domani. E sicuramente questo è l'aspetto più positivo, visto e considerato che non c'è più tempo per pensare a tutto ciò che è andato storto contro la Juve. Le parole di Juric, a proposito del secondo turno di Coppa Italia, sono state chiare: «Vogliamo e dobbiamo riprenderci subito, non c'è dubbio su questo: vogliamo qualificarci». E ci mancherebbe altro, visto che il campionato sta prendendo la triste piega dell'anonimato. La Coppa Italia, in questo senso, può viaggiare controcorrente. Ma occorre svegliare subito il Toro, che non potrà permettersi preziosismi o eccessivo turnover.

Tuttavia, la gara di domani sera servirà anche ad alcuni per mettere minuti nelle gambe. Soprattutto a due giocatori che dovrebbero tornare in campo dall'inizio dopo essere stati per un po' ai box: Samuele Ricci e Mergim Vojvoda. Si parte dal primo, che già nel secondo tempo contro l'Empoli era sceso in campo per dare una mano ai compagni nell'operazione rimonta. Portata avanti a metà, visto che il Toro non è riuscito ad andare oltre il pari. In settimana ha avuto febbre alta, e così nel derby non è stato rischiato: troppo precarie le sue condizioni fisiche, ma adesso sta meglio. E contro il Cittadella giocherà da subito, per far sì che domenica a Udine arrivi tirato a lucido dal punto di vista della brillantezza. Ricci ci sarà, probabilmente accanto ad Ilkhan, indiziato numero uno per affiancarlo in mezzo al campo: Lukic e Linetty, infatti, hanno la necessità di rifiatare dopo gli straordinari dell'ultimo mese e mezzo.

Occhio, a centrocampo, anche alla candidatura di Michel Adopo: fisicamente completerebbe bene Ricci, che avrà il compito di dirigere una manovra che ad agosto, prima del suo infortunio nel riscaldamento contro l'Atalanta, era piuttosto fluida. Sembra passato un secolo da quel Toro, che nel giro di poche settimane era riuscito a domare Monza e Cremonese, fermando anche la Lazio in casa. Il secondo nome più altisonante, a proposito di rientri illustri contro il Cittadella, è quello di Vojvoda. Riprenderà il proprio posto sulla corsia di sinistra, nella quale nel derby gli è stato preferito Lazaro che sta vivendo un momento discretamente buono. Il kosovaro è rimasto ai box per quasi 20 giorni per una lesione di modesta entità del bicipite femorale destro: contro l’Empoli è entrato solo nel finale, mentre la stracittadina l’ha guardata interamente dalla panchina.

In Coppa Italia deve ritrovare ritmo e intensità che lo hanno contraddistinto nell’era Juric: il suo ritorno è linfa vitale per un Toro che ha bisogno di qualità come il pane, vista le difficoltà riscontrate in fase offensiva da inizio settembre in avanti. Col Cittadella, per la corsia di destra, si potrebbe rivedere anche Singo, scalzato da Aina nel derby: l’ivoriano ha bisogno di ritrovare una fiducia che quest’anno si è smarrita troppo presto. Ma la gara di domani sarà un toccasana anche per altri componenti della rosa: da Berisha a Zima, passando per Seck e Karamoh, giocatori che hanno bisogno di essere impiegati per poter dare concretamente una mano al Toro. Mettendo così un po’ di pressione a tanti titolari che hanno urgente necessità di ricevere una scossa emotiva.

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