Torino, Vlasic non segna più ma rimane al top

Juric non lo ha mai sostituito, è tra i migliori del campionato per conclusioni in porta e passaggi chiave e nessun granata corre quanto lui
Torino, Vlasic non segna più ma rimane al top© Getty Images

TORINO - Vlasic dà i numeri. In senso buono, s’intende. Tra conclusioni in porta e passaggi chiave l’attaccante esterno croato è in alto in diverse statistiche proposte dalla Lega di A. Mentre, guardando al Torino, ha scalzato Samuele Ricci tra i giocatori granata che hanno la media più alta di chilometri percorsi. Vlasic percorre 10 chilometri e 830 metri a gara. D’altronde è sufficiente osservare con attenzione unasua prova, per capire fino a che punto il croato non si risparmi, in quanto a corsa. Questo sia quando dirottato al centro che quando lasciato nel ruolo naturale di esterno offensivo (possibilmente di sinistra: a destra va quando contemporaneamente a lui, in campo c’è Radonjic). Fisicamente potente, rapido di gamba e compatto, ben difficile è fermare Vlasic senza usare le maniere forti (se non fortissime).

Mercanzia in piazza

A Udine, dopo qualche partita meno positiva ma inserita comunque all’interno di prestazioni abbastanza deludenti da parte di tutti i granata, è tornato a mettere in piazza la sua preziosa mercanzia. Parlando di corsa, basti tornare al gol di Aina per avere un’idea della progressione - ma pure della rapidità - dell’ex attaccante del West Ham. Presa palla fulmina Perez in 20 metri, entra in area e innesta Miranchuk (tocca poi al russo servire l’assist-gol per Aina). Tornando ai dati proposti dalla Lega di A, ecco trovareVlasic nelle prime posizioni di varie specialità. A partire dai tiri totali che sono 28 e che lo posizionano all’ottavo posto della graduatoria, tra i calciatori del campionato italiano. Di questi 11 sono indirizzati nello specchio (e qui il croato, che prenderà parte ai prossimi Mondiali qatarioti, è sesto in classifica).

La riflessione

Implicita la riflessione: Vlasic ha segnato 3 gol, una in fila all’altro contro Cremonese, Atalanta e Lecce. Ebbene rispetto ai 28 tentativi le reti sarebbero potute essere di più. Finqui, se eccelle nella preparazione al tiro, evidenzia infatti una certa mancanza di cattiveria sotto porta. Vero pure che in alcuni frangenti, tra ottime parate dei portieri e legni pieni (clamoroso quello colto di testa contro l’Empoli: mezzo errore e mezza sfortuna) ci si è messa pure un po’ di malasorte. Vlasic è insomma in credito, e continuando di questo passo potrà passare all’incasso. Per forza fisica e capacità di creare pericoli, per quanto diversi non siano stati concretizzati, l’esterno offensivo rimane un giocatore di alto livello, un imprescindibile di questo Torino. Di sicuro chi la pensa così è Juric: il tecnico granata lo ha portato con sé in panchina a Monza, ma lo ha pure fatto entrare a inizio ripresa (in sostituzione di Miranchuk, subito fermatosi a causa di un infortunio muscolare). Dopodiché Vlasic non è più uscito dal campo, in campionato. Attraversando, come detto, il periodo migliore tra fine agosto e l’inizio di settembre con tre gol consecutivi. Come fosse la sua coperta di Linus, Juric lo ha pure mandato in campo dal primo minuto contro il Cittadella in Coppa Italia, bontà sua risparmiandogli gli ultimi dieci minuti di gioco (al suo posto era entrato Garbett).

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