Il futuro però è ancora in bilico
E più avanti? Leggendo tra le righe della dichiarazione del serbo la sensazione è di un suo prossimo addio. Chissà, magari già a gennaio, e maggior ragione se dovesse disputare un Mondiale da protagonista. A quel punto sarebbe facile pensare a qualche club deciso a rilevarne il cartellino. Club che dovrebbe prevedere una spesa importante, per la mezzala. Che, per adesso, non trova l’intesa con il club di appartenenza per il rinnovo (il contratto è in scadenza nel 2024). Lo scoglio non è tanto rappresentato dall’accordo sugli emolumenti - la stretta di mano potrebbe arrivare tra il milione e mezzo e il milione e ottocento mila euro - quanto dalla clausola rescissoria. La vuole Lukic, ma Cairo storce il naso. Detto che, stabilendola a 25 milioni, il presidente granata potrebbe acconsentire. Resta il fatto che Lukic è in scadenza tra un anno e mezzo, ergo, senza il prolungamento, al Torino converrebbe monetizzare a gennaio, per non trovarsi in estate con un potere contrattuale ridotto. «Voglio crescere e migliorare - ha poi aggiunto Lukic rituffandosi sul presente -: finché sarò qui darò tutto, che sia uno o che siano dieci anni». La chiusura è sulle possibilità di qualificazione alle coppe da parte di questo Torino: «Prepariamo bene ogni partita, poi alla fine tireremo le somme». Sì, andare in Europa non sarà facile, ma nemmeno impossibile, per i granata che si sono ritrovati sulla via di Udine prima di sconfiggere pure il Milan. Un successo che Lukic così sintetizza, sui social: «+3. Mentalità, carattere e voglia di vincere».