Torino, Singo è tornato. E con Lazaro sulle fasce si può far male

Con Vojvoda e pur senza Aina, Juric per le tre partite prima della pausa può contare su tre esterni di quaità
Torino, Singo è tornato. E con Lazaro sulle fasce si può far male© AC Milan via Getty Images

TORINO - L’infortunio di Aina ha rilanciato Singo. Contro il Milan Juric gli ha dato fiducia e l’esterno non ha deluso. Anzi: ha disputato una partita perfetta perché è riuscito ad essere utile anche in fase difensiva. Prima, sotto questo aspetto, mancava di tempestività e spesso metteva in difficoltà i suoi compagni. E proprio per questo motivo il suo inizio di stagione è stato piuttosto deludente: otto presenze, nessun gol, zero assist e tantissime perplessità che ad un certo punto gli sono costate il posto da titolare. Pensare che sino allo scorso anno il giocatore, appena 21enne, era uno dei pezzi pregiati del mercato. A lui si erano interessati il Milan e alcuni club di Premier tra cui il Tottenham di Antonio Conte che ricordava il giocatore ai tempi dell’Inter contro di lui: «Correva davanti a me su e giù, pareva un treno». Il Toro, ovviamente, non lo ha ceduto nonostante proposte finanziarie piuttosto allettanti e si aspettava da lui una partenza-sprint anche perché il giocatore aveva svolto per intero, e senza problemi fisici, l’intero ritiro precampionato. Lui e Vojvoda nella testa di Juric erano gli esterni titolari del nuovo Toro. Ma durante il cammino, il kosovaro è stato fermo per problemi fisici che solo ultimamente ha risolto, mentre l’ivoriano ha cominciato con il freno a mano. Contro Monza, Lazio e Cremonese è partito titolare, ma nella prime due partite è stato sostituito da Lazaro. Poi si è dovuto fermare a causa di un sovraccarico muscolare: quindi ha saltato la sfida di Bergamo e quella casalinga contro il Lecce. E’ tornato per la trasferta di Milano contro l’Inter, ma soltanto per una manciata di minuti finali. Si è ripreso il posto con il Sassuolo, ma ha deluso. Titolare a Napoli, in panchina (senza entrare) contro l’Empoli, in panchina (stavolta entrando al 34’ del st) contro la Juve, di nuovo in panchina a Udine e, finalmente, di nuovo titolare contro il Milan per prendere il posto dell’infortunato Aina. Un cammino di alti (pochi) e bassi (tanti) che nelle ultime partite, prima di quella con i rossoneri, lo avevano consegnato alla panchina.

Singo, le panchine sono servite!

Al suo posto hanno preso il largo Aina e Lazaro, che hanno convinto. Il nigeriano è stato man mano uno dei migliori sulle fasce per Juric, sino al gol di Udine, mentre l’austriaco con il passare del tempo è diventato sempre più importante. Tutti e due hanno incassato in più di una circostanza i complimenti del tecnico croato. E adesso Singo è tornato all’improvviso come ai tempi belli perché la prestazione contro il Milan ha confermato le sue grandi qualità. Probabilmente le panchine gli sono servite per ritrovare quell’umiltà e quella spensieratezza che con il tempo aveva un po’ perso. E adesso Juric per le prossime due partite di campionato, prima della lunga pausa dei Mondiali, ha ritrovato un giocatore importante che può incidere. Il tecnico si ritrova ora con tre esterni che stanno andando forte e non avrà che l’imbarazzo della scelta. Del terzetto, almeno per il momento, quello che offre le maggiori garanzie è Lazaro, sempre più intraprendente e sempre più padrone della corsia sinistra. A Bologna sicuramente partirà dall’inizio, con Singo a destra. Perché dopo la prestazione offerta contro il Milan difficilmente Juric lo metterà in discussione. Però deve ripetersi, confermare che è tornato quello dei tempi belli. Non solo un fuoco di paglia, insomma.

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