Torino, Ricci è già una certezza: è sinonimo di vittoria

A Empoli era una promessa, in granata è una sentenza: riuscirà anche a Bologna a rimanere imbattuto?
Torino, Ricci è già una certezza: è sinonimo di vittoria© LAPRESSE

TORINO - A Empoli era un centrocampista di ottime prospettive, oggi nel Torino si è strutturato fisicamente, perfezionato tatticamente e sta emergendo quale uno tra i registi più tecnici del campionato, “domani” andando avanti di questo passo sarà un cardine dell’Italia. Il percorso di Samuele Ricci è il sogno di ogni investitore finanziario: una linea costantemente in ascesa. Lo si sta scrivendo spesso, in questi giorni, ma merita ripetere ancora una volta come con la mezzala di Pontedera in campo ci sia un Toro, e senza un altro.

Parlano i risultati

Con quanto ne consegue in termini di risultati: 14 punti in 6 partite - quelle disputate da Ricci - 3 nelle 6 che invece il calciatore ha dovuto saltare (cinque sconfitte intervallate dal successo contro il Lecce). Dopo aver affrontato da titolare e senza essere sostituito le prove contro Monza, Lazio e Cremonese il centrocampista si è dovuto arrendere a un problema muscolare che gli ha fatto saltare il mese di settembre (quando il Toro ha affrontato Atalanta, Lecce, Inter, Sassuolo e Napoli: quest’ultima gara calendarizzata il 1° ottobre). È poi rientrato contro la sua ex squadra, cioè l’Empoli, affatto casualmente prendendo parte al forcing finale che ha portato al pareggio - lui sì casuale - di Lukic. Contro i toscani aveva sostituito Linetty, ma le non ancora perfette condizioni fisiche lo avevano poi tenuto fuori dal derby. Ultima sconfitta per un Toro che in campionato si sarebbe poi riscattato a Udine e soprattutto battendo i campioni d’Italia del Milan: in entrambe le partite, Ricci è stato schierato titolare, da Juric. Tecnico che non lo esalta («Il fatto che con lui in campo abbiamo conquistato tanti punti dipende dal calendario», ha spiegato con parziale ragione l’allenatore croato), ma che ben sa quale sia la straordinaria importanza del giocatore all’interno della sua squadra.

Consapevolezza

Consapevole delle doti tecniche che possiede, è raro vedere Ricci non difendere adeguatamente un pallone, come l’intelligenza tattica che in parte gli è propria per naturali talenti e in parte gli è stata indotta da Juric stesso lo porta a trovare quasi sempre i tempi giusti per liberarsi del pallone. Che, e si torna alla qualità con i piedi, spesso indirizza con precisione tagliando fuori più di un avversario. Molto interessante, nel prossimo incrocio, la sfida nella sfida che vedrà opposto a Ricci un giocatore di sostanza e qualità come Dominguez, a sua volta fulcro del gioco del Bologna che, nella squadra di Thiago Motta, ha alzato il baricentro della propria azione. Riuscirà, Ricci, a rimanere imbattuto anche al Dall’Ara?

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