TORINO - Aleksej Miranchuk è tornato. Per la gioia di Ivan Juric e dei tifosi del Toro, che erano impazziti di gioia per quel debutto con gol a Monza, nella prima giornata (un tocco vellutato da fuoriclasse), salvo poi rendersi conto che l'infortunio per il quale era stato costretto a uscire poco dopo si era rivelato piuttosto serio: lesione del bicipite femorale della coscia destra. Dopo quarantanove giorni, il russo arrivato in prestito dall'Atalanta è riapparso titolare a Napoli, in una partita cominciata malissimo e conclusasi con una inevitabile sconfitta: non l'ideale per un rientro.
Juric e il segnale Pellegri-Sanabria
Ma Juric voleva dare un segnale chiaro e importante: questo Toro non può prescindere dalla coppia formata da Miranchuk e Vlasic alle spalle della prima punta, che sia Sanabria o Pellegri. E così gli ha ridato fiducia contro l'Empoli e nel derby: prestazioni così così che non hanno scalfito le certezze del tecnico, premiate a Udine, dove Miranchuk ha servito ad Aina un assist bellissimo senza guardare, e contro il Milan: ai campioni d'Italia ha segnato la rete del raddoppio con un perfetto diagonale di sinistro su invito di Vlasic. Domenica a Bologna là davanti di sicuro non si cambia.