Toro, il dopo Schuurs: Buongiorno capitano rinato

Sotto i riflettori anche Zima, altro talento con gli attributi

TORINO - La sua dirompente fuga verso l'area della Sampdoria gli è costata carissima. Ma nell'azione che ha portato Perr Schuurs ad infortunarsi c'è esattamente tutto ciò che ha in mente Ivan Juric per quel ruolo: il tecnico in estate voleva un giocatore fisico, prepotente e coraggioso. Di partita in partita l'olandese stava dimostrando una crescita costante, mostrando sempre l'atteggiamento tattico ideale per il tecnico granata. Per questo il suo forfait rappresenta un problema per il Toro, anche in vista dell'imminente sfida contro la Roma. Ma i guai, probabilmente, non si limiteranno alla sola gara contro i giallorossi: la lussazione gleno-omerale della spalla destra rimediata nel turno infrasettimanale potrebbe aver bisogno di un intervento. Ad inizio settimana se ne saprà di più, dopo gli accertamenti che lo staff medico effettuerà nelle prossime ore. L'operazione allungherebbe i tempi di recupero, col concreto rischio che Schuurs perda una parte delle partite da disputare a gennaio. Insomma, non ci voleva. Soprattutto perché l'ex Ajax stava iniziando ad infondere una sicurezza “alla Bremer”: in marcatura, in termini di aggressività sull'uomo, ma anche sul piano della personalità. Stava diventando il prototipo del centrale che Juric nelle sue esperienze si è sempre divertito a plasmare sin dai tempi di Verona, quando a colpi di martello e scalpello ha costruito le opere Rrahmani e Kumbulla, presi dall'Hellas per un tozzo di pane e rivenduti a peso d'oro a Napoli e Roma.

Buongiorno, presente e futuro Toro

La delusione del ko di Schuurs, tuttavia, viene parzialmente attenuata dal valore complessivo della difesa del Toro. Un reparto che, oltre all'olandese, dispone di altri quattro titolari: Rodriguez e Djidji sono i veterani, Buongiorno e Zima rappresentano il presente ma soprattutto il futuro. L'eclettismo dei due giovani, capaci di ricoprire più ruoli nello schieramento a tre, permette a Juric di dormire tranquillo. Anche in vista della delicatissima trasferta di Roma. Il mister deciderà in giornata quale linea schierare al cospetto di un attacco non semplice da gestire: Abraham sta rinascendo, Dybala potrebbe essere della partita, scalpita pure il giovane Volpato e Belotti resta comunque una mina vagante, per un Toro che farà di tutto per scongiurare il più classico dei gol dell'ex. Il favorito per rimpiazzare Schuurs è senza dubbio Buongiorno: ha già agito al centro della difesa, muovendosi con disinvoltura. E nell'ultimo periodo si è lasciato alle spalle anche un piccolo periodo contraddistinto da diverse sbavature: contro il Sassuolo, in occasione del gol neroverde allo scadere di Alvarez, e col Napoli, quando Kvaratskhelia e soci gli hanno fatto vivere un pomeriggio da incubo, ha mostrato delle fragilità. Cancellate da un ritorno ruggente, con annessa promozione a pieni voti contro Udinese, Milan e Sampdoria.

Roma-Torino, così la difesa granata. Occhio a Zima

All'Olimpico si va verso una difesa composta da Buongiorno, in mezzo ai due braccetti Djidji e Rodriguez. Ma attenzione alle quotazioni di Zima, in crescita negli ultimi giorni. Il nazionale ceco ha una duttilità rara: potrebbe essere schierato sia a destra che a sinistra, aspetto che permetterebbe al Toro di guadagnare più rapidità sulle corsie. A quel punto gli farebbero posto uno fra Djidji e Rodriguez. Più in generale, a prescindere dall’incrocio contro la Roma, Buongiorno e Zima sono chiamati entrambi ad un’assunzione di responsabilità maggiore. L’assenza di Schuurs, che in caso di intervento chirurgico perderà buona parte delle gare del mese di gennaio, mette entrambi nelle condizioni di giocare. E conseguentemente di maturare ancora. Anche perché il Toro non ha alcuna intenzione di tornare sul mercato per potenziare la difesa, reparto ritenuto forte, completo e assortito da giocatori duttili, adattabili anche in posizioni differenti, in modo particolare Buongiorno e Zima. A prescindere da chi scenderà in campo dall’inizio a Roma, il Toro può ritenersi al sicuro. Juric si fida di tutti e durante il Mondiale aiuterà i giovani a migliorare ancora: il tempo per lavorare, a dicembre, non mancherà.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...