Ilkhan-Torino, tira aria di svolta: Juric potrebbe dargli fiducia

Il giovane turco contro l’Espanyol ha convinto: la sua è una crescita costante
Ilkhan-Torino, tira aria di svolta: Juric potrebbe dargli fiducia© Lagencia Press

TORINO - Il momento per imporsi è adesso. Sebbene al Toro siano tutti consapevoli di una cosa: di treni, per Emirhan Ilkhan, ne passeranno ancora tantissimi. Guai a parlare di ultima chance per conquistare la fiducia di Juric: il classe 2004, arrivato in estate dal Besiktas, ha tutto il tempo per dimostrare quanto effettivamente valga. Davide Vagnati lo ha corteggiato a lungo e alla fine è riuscito ad assicurarsi uno dei prospetti più intriganti d'Europa. Un ragazzo che deve ancora crescere sotto tutti gli aspetti: fisicamente, tecnicamente e tatticamente. Ma ha già fatto vedere di avere la testa giusta per non sfigurare in Serie A. Tutti ricordano nitidamente la gara da titolare giocata contro il Lecce, a inizio settembre. Non ha trotterellato, anzi si è proposto con personalità. Ricevendo palla, smistando per i compagni e anche calciando da fuori area. Senza paura, senza timori reverenziali, senza dare la sensazione di essere l'ultimo arrivato. La buonissima prova in amichevole a San Pedro del Pinatar contro l'Espanyol lo ha definitivamente rilanciato. Già, perché Ilkhan dopo San Siro ha fatto fatica a ritrovare spazio. Si è perso Brozovic in occasione del gol vittoria dell'Inter: un normale incidente di percorso, per un centrocampista destinato a sbagliare ancora. Ancora, e poi ancora. A 18 anni ha avuto il coraggio di lasciare la sua comfort zone in Turchia per giocarsi la sua credibilità a livello internazionale nel campionato italiano, particolarmente ostico per chiunque, figuriamoci per un ragazzo straniero appena maggiorenne. Si prenderà le sue grandissime soddisfazioni, ma col tempo. E chissà che quel tempo non sia già arrivato.

Si pensava al prestito

Recentemente il Toro ha valutato l'ipotesi di un prestito per Ilkhan: per vederlo all'opera e dargli quei minuti che in granata difficilmente avrà. Ma gli orizzonti in Spagna sono cambiati e probabilmente muteranno ancora. Innanzitutto, perché Juric deve fare i conti con l'infortunio di Karol Linetty. Un guaio rilevante, che scopre notevolmente un centrocampo già povero di uomini. A maggior ragione se si considera anche la situazione di Sasa Lukic, con un occhio sul campo e uno rivolto ai possibili intrighi del mercato. Il sacrificato per una partenza in prestito, alla fine, potrebbe essere Michel Adopo. Nei mesi scorsi ha scavalcato Ilkhan nelle gerarchie, ma anche lui è alla ricerca di una continuità che al Toro non è semplice trovare in mezzo a gente come Ricci, Lukic e Linetty. Il turco e il francese, dunque, sono in bilico: uno dei due può andare, con un biglietto andata-ritorno. Tuttavia, le quotazioni del classe 2004 sono in ascesa e le prossime amichevoli dei granata possono far trarre delle conclusioni ben precise a Juric. L'ex Besiktas, nel caso in cui offrisse prestazioni in linea con quella della gara vinta contro l'Espanyol, può strappare una conferma che significherà molto. Perché sarà farina del sacco del tecnico croato, che sta vedendo passo dopo passo dei segnali importanti.

La stima di Juric

La stima dell'allenatore è intatta, ma nei mesi scorsi la convinzione era che Ilkhan non fosse pronto per la Serie A. Che non fosse cioè al livello del Toro, almeno non subito. Negli ultimi giorni qualcosa è cambiato. Dettagli che non fanno altro che confermare i pensieri di Juric, espressi dal suo vice Paro dopo l’esordio dall’inizio contro il Lecce in Serie A: «Arriva da un calcio molto diverso, ma si sta applicando tantissimo in allenamento. Deve continuare a lavorare per migliorare. Ilkhan è intelligente e applicato, impara in fretta e lavora tanto. Da quando è arrivato è già migliorato tanto, ha qualità e tecnica. Può crescere, si è presentato non timoroso: ha giocato in Turchia partite pesanti e derby importanti, credevamo potesse reggere l’urto». Benissimo col Lecce, poi è arrivata la nottataccia contro l’Inter. Scivoloni che fanno parte di una maturazione, momenti che Ilkhan sapeva che prima o poi avrebbe dovuto affrontare. A testa alta, col suo viso ancora imberbe che nasconde una tempra da uomo.

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