Mihajlovic, quando Sinisa sfidava Milinkovic-Savic al Torino: tre punizioni, tre gol

Nel ritiro del 2017, il tecnico granata affrontò il portiere serbo infilandolo come era solito fare: i suoi calci piazzati erano una vera e propria sentenza

Sinisa Mihajlovic è stato un calciatore straordinario: combattivo, tecnico, geniale. Ma se c'era una dota in cui eccelleva, erano certamente i calci piazzati: da distanza ravvicinata o siderale poco cambiava, quando calciava Sinisa per il portiere avversario erano guai seri. Un modo di tirare che era un mix tra potenza micidiale e precisione chirurgica, un mancino baciato da Dio che troppo spesso non lasciava scampo all'estremo difensore.

Sinisa Mihajlovic, il re delle punizioni

Quella dote Mihajlovic l'ha coltivata nel tempo e anche una volta appesi gli scarpini al chiodo e vestiti i panni dell'allenatore, Sinisa si fermava con i suoi calciatori a spiegare i "trucchi del mestiere": andava sul pallone e puntualmente freddava il portiere con conclusioni magistrali. Insomma, era un vero e proprio maestro delle punizioni e nella sua lunga carriera ne ha infilate a decine: in un Lazio-Sampdoria del 13 dicembre 1998 ne mise a segno addirittura tre, un record assoluto che difficilmente potrà essere eguagliato. Andando più avanti nel tempo, a quando allenava il Torino, in un video che circola ancora sui social, si vede Mihajlovic che nel ritiro estivo 2017, a Bormio, sfida Vanja Milinkovic-Savic: posiziona le sfere al limite dell'area e come un cecchino, per tre volte di fila, non lascia scampo al portiere serbo mettendo la palla sotto al sette. L'estremo difensore allarga le braccia sconsolato: sì, perché come cantavano i tifosi "se tira Sinisa è gol".

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