Torino, Ranocchia osservato speciale. Per Shomurodov prove d'intesa

Contatto per il centrocampista del Monza di proprietà Juve. In attacco l’infortunio di Pellegri rende urgentissimo un rinforzo: si dialoga con la Roma per l’uzbeko

C’era anche Davide Vagnati, ieri pomeriggio, sugli spalti dell’U-Power Stadium ad assistere a Monza-Torino. Certo questa non è una notizia, considerando che il direttore tecnico è sempre molto vicino alla squadra, lo è invece il fatto che la sua attenzione fosse rivolta anche su un giocatore in maglia rossa: Filippo Ranocchia. È dall’estate che Ivan Juric chiede un rinforzo a centrocampo, un giocatore di peso che possa sopperire a quel vuoto di chili e centimetri lasciato da Tommaso Pobega dopo il suo ritorno al Milan: né a luglio né ad agosto è però arrivato alla corte dell’allenatore croato un calciatore con quelle caratteristiche, l’obiettivo della società granata è però quello di accontentare Juric a gennaio. È stato sondato Idrissa Touré del Pisa, ma le richieste economiche del club toscano (vicine ai 4 milioni) hanno fatto raffreddare la pista.

Operazione Barath

Sono poi stati avviati i contatti con Peter Barath, promessa del calcio ungherese di proprietà del Debrecen e già nel giro della nazionale: il prezzo è inferiore rispetto a quello di Touré e si può chiudere a 2 milioni. Il mediano magiaro è uno dei principali obiettivi di mercato. Vagnati sta però valutando diverse opzioni e negli stessi giorni in cui ha cominciato a parlare con il Debrecen per Barath ha avviato i contatti con Ranocchia.

Ranocchia cerca continuità

Anzi, ha riavviato, perché il centrocampista (che prima di Natale ha partecipato allo stage dell’Italia) era stato cercato dal Torino anche la scorsa estate: l’operazione però non andò in porto e il giocatore passò in prestito dalla Juventus al Monza. Classe 2001, è cresciuto nel settore giovanile del Perugia prima di trasferirsi nel 2019 alla Juventus; un anno con la Primavera bianconera e uno in C con la seconda squadra, prima del salto di categoria avvenuto con il prestito al Vicenza, in Serie B, nella scorsa stagione. In Veneto ha giocato con continuità e ha conquistato anche la maglia azzurra dell’Under 21, dove ha potuto giocare in mezzo al campo in coppia con Samuele Ricci. In estate Ranocchia è poi tornato alla Juventus prima di trasferirsi in Brianza: né con Giovanni Stroppa prima, né con Raffaele Palladino poi è riuscito però a giocare con la continuità sperata. Appena 331 minuti collezionati suddivisi in sette partite di campionato. A questi numeri va anche aggiunto un altro dato, quello del gol segnato su punizione (e in casa Torino da tempo si cercano specialisti da fermo) nella partita persa per 4-1 a San Siro contro il Milan. Ranocchia vorrebbe giocare con maggiore continuità ed è pronto ad ascoltare eventuali proposte che arriveranno dal Torino, anche se il Monza non lo lascerà partire senza avere tra le mani un suo sostituto. Per caratteristiche tecniche e fisiche è un calciatore che potrebbe adattarsi perfettamente al sistema di gioco di Juric: ha buone doti di inserimento, un bel calcio dalla distanza e una notevole prestanza fisica data dai suoi 186 centimetri che alzerebbero l’altezza media del centrocampo granata.

Obiettivo attaccante

Il centrocampista di peso è una delle priorità di mercato del Torino ma, dopo l’infortunio di Pietro Pellegri, è diventata ancor più una necessità trovare anche un altro attaccante (considerando anche che la permanenza di Antonio Sanabria non è affatto scontata): M’Bala Nzola dello Spezia è uno dei principali obiettivi, così come Walid Cheddira del Bari, ma Vagnati prosegue anche il corteggiamento a Eldor Shomurodov, attaccante che nella Roma sta trovando poco spazio perché chiuso da Tammy Abraham e dall’ex Andrea Belotti. L’attaccante uzbeko, proprio come Ranocchia, era stato seguito anche in passato dal direttore tecnico granata che ora è tornato in pressing su di lui.

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