Torino, c’è un piano per Lazaro

ll club granata tratta con l’Inter per tenere l’austriaco: "Ma io penso al presente. Va alzato il livello di attenzione”
Torino, c’è un piano per Lazaro© LAPRESSE

TORINO - Quando ancora Valentino Lazaro non era arrivato al Torino, ma la trattativa con l’Inter stava ormai per giungere alla conclusione, Ivan Juric aveva voluto parlargli personalmente per fargli subito sapere cosa avrebbe voluto da lui. «Cerco giocatori che non abbiano ancora espresso tutto il loro potenziale - aveva spiegato il tecnico al terzino austriaco - qui ti potrai trovare bene». E l’austriaco in granata si sta trovando decisamente bene: ha la piena fiducia dell’allenatore che dall’1 settembre (quarta giornata di campionato) lo ha sempre schierato titolare (fatta eccezione per la gara contro la Sampdoria, dove lo ha tenuto a riposo in panchina). Lazaro ha giocato dal primo minuto anche ieri contro il Verona ed è rimasto in campo fino al triplice fischio: sulla fascia destra ha creato diversi problemi a Doig, ha messo nell’area avversaria alcuni palloni insidiosi e ha cercato anche il gol del possibile 2-1 venendo però murato dalle gambe di un avversario. «Penso che abbiamo giocato bene. Non è mai facile tornare in campo dopo una pausa lunga come quella per il Mondiale. Ho comunque visto un grande spirito di squadra», ha commentato a fine partita l’esterno ai microfoni di Torino Channel. L’1-1 con cui si è conclusa la gara gli sta però stretto e non ha nascosto il proprio rammarico per il successo che non è arrivato: «Volevamo vincere, abbiamo avuto grandi occasioni e dovevamo chiudere la partita».

 

Nell’analisi di Lazaro non è mancata neppure una lucida critica su ciò che non ha funzionato contro il Verona: «Abbiamo preso gol da calcio d’angolo, ma sapevamo che avremmo dovuto prestare la massima attenzione in quelle situazioni, ne avevamo parlato anche negli scorsi giorni. Dobbiamo alzare il livello su alcuni aspetti, anche sulle conclusioni». La testa dell’esterno austriaco è adesso orientata al futuro, alla partita contro la Salernitana di domenica: «L’obiettivo è fare bene a Salerno, non penso a ciò che potremo fare nei prossimi mesi». Al futuro ha invece iniziato a pensare Davide Vagnati: non solo quello del Torino in generale ma, nello specifico, proprio a quello dello stesso Lazaro. La situazione terzini in casa granata non è semplice: Ola Aina è in scadenza di contratto e il rinnovo non è affatto vicino, Wilfried Singo è seguito da diverse società e a fine stagione (se non addirittura durante questa sessione di mercato) potrebbe andare via. Lazaro potrebbe essere una certezza da cui ripartire per Juric, ma va prima trovato un accordo con l’Inter. Il Torino ha la possibilità di acquistarlo a titolo definitivo versando nelle casse nerazzurre quei 6 milioni necessari per attivare la clausola del riscatto. Cairo e Vagnati vorrebbero però rivedere l’accordo e provare a trovare un’intesa su altre basi: un riscatto a cifre inferiori o, meglio ancora, un nuovo prestito. Una strada, quest’ultima, che per poter essere percorsa ha bisogno però che si verifichino alcune condizione: la prima è che il calciatore austriaco rinnovi con i nerazzurri. L’attuale contratto che lega l’esterno all’Inter ha come scadenza giugno del 2024 e senza un prolungamento un nuovo prestito non è possibile. La seconda condizione è che da Milano accettino la proposta di una cessione a titolo temporaneo del giocatore, anche se con l’aggiunta di una clausola per l’obbligo di riscatto. Che ciò avvenga non è affatto scontato, anche perché Lazaro è un giocatore che non rientra nei piani societari e l’Inter sarebbe felice di fare cassa la prossima estate vendendolo a titolo definitivo. Qualche discorso tra i due club sul futuro dell’austriaco c’è già stato e altri ce ne saranno nelle prossime settimane: il tempo per trattare e trovare un accordo non manca, prima Vagnati dovrà trovare i giocatori necessari per completare l’attuale squadra, poi i discorsi per Lazaro (così come quelli per Nikola Vlasic e Aleksej Miranchuk, gli altri due giocatori arrivati con la formula del prestito con diritto di riscatto) dovranno essere affrontati. Juric nel frattempo ha già fatto capire che continuerebbe volentieri a lavorare con il suo numero 19 per aiutarlo a esprimere tutto il suo potenziale. Proprio quello che gli aveva promesso di fare in estate.

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