Filadelfia: l'autogol di Juric a Torino

Un video mette in imbarazzo il tecnico del Toro: alle richieste dei tifosi di intercedere presso la società affinché vengano aperte le porte dell'impianto, blindato da anni, risponde: "Ma lo abbiamo aperto mille volte, però non viene mai nessuno. Solo chiacchiere". Rabbia e proteste sui social

TORINO - Un video realizzato nella serata di venerdì scorso e immesso in rete oggi sta guastando le ore di vigilia di Ivan Juric e del Torino, atteso a San Siro per la sfida di Coppa Italia. Sta guastando anche, presso parecchi tifosi, l’immagine del tecnico croato, considerato dalla stragrande maggioranza dei cuori granata un baluardo contro l’insensibilità di Cairo e della sua società alle istanze della piazza: non soltanto sul fronte del mercato e delle ambizioni. Anzi. In testa, tra queste istanze, l’apertura al pubblico del Filadelfia, sempre blindato per gli allenamenti ma nemmeno aperto – malgrado le reiterate richieste e le mezze promesse, i tanti, troppi “vedremo” – per far accedere almeno al cortile gli appassionati desiderosi di respirare come un tempo l’aria di “famiglia” che fin dai tempi del Grande Torino aveva reso quel suolo speciale, oltre che leggendario.

Osservatorio granata

Il video è stato realizzato da Osservatorio Granata, gruppo nato a difesa dei valori del Toro che da questa settimana ha anche una sua trasmissione web su Radio Moncalieri. All’uscita dell’allenamento, al volante della sua auto, Juric si è sentito chiedere da alcune persone che lo aspettavano – tra la speranza di un autografo o di una foto – di intercedere per fare finalmente riaprire alla gente l’impianto ristrutturato nel 2017 ma divenuto subito una sorta di bunker per la squadra e la dirigenza. E invece, Juric: “Però qui non viene mai nessuno; non è che noi apriamo e voi venite, solo chiacchiera” risponde subito ai tifosi mimando il gesto – in modo davvero poco elegante e soprattutto ingiustificato in questo caso – di chi parla e poi non dà seguito alle parole concretizzandole in fatti. Proprio la frase e il gesto “solo chiacchiere” hanno più di ogni altra cosa acceso la rabbia, ma più che altro la delusione, di chi era presente e di chi – migliaia di persone – ha poi cliccato sul video. “Anche allo stadio: – ha insistito l’allenatore – siete come a Bari dove vengono in 50 mila oppure 10-12 mila?” la controdomanda retorica di Juric, che ha ribaltato la questione. Ora, al netto del fatto che pretendere una risposta entusiastica da parte dei tifosi dopo tutti questi anni di delusioni e promesse disattese sembra davvero pretestuoso, o comunque lunare, Juric ha proprio dato l’impressione di non essere sintonizzato sulla questione, che alla gente granata (e pure a Tuttosport) sta molto a cuore almeno quanto alla società – e ai tecnici che si sono succeduti nelle ultime stagioni – dà invece fastidio.

Chiedete a Pellegri

Che sia stato uno scivolone dialettico, una provocazione mal riuscita o un peccato di insensibilità figlio della fretta o di troppe verità di parte che gli sono state raccontate, resta il fatto che Juric ha davvero rimediato una brutta figura. Anche perché prima ha provato a chiamarsi fuori sorridendo (“io non conto niente”) poi ha provato a rimediare con affermazioni piuttosto improbabili. “Ma voi dovete venire, quando volete, io sarei contento, sinceramente, quando volete. Però qui abbiamo aperto mille volte e non è mai venuto nessuno”. Aperto mille volte? Palpabile lo sconcerto nell’uditorio, dove infatti si sente nitida la frase “questo ce lo siamo perso”. E alla domanda “ma allora a chi dobbiamo chiedere?”, Juric ha risposto indicando la figura di Marco Pellegri, cioè il team manager, padre dell’attaccante Pietro. “Rivolgetevi a lui, per noi significherebbe tanto, anch’io vorrei migliaia di tifosi qui, specie i bambini”.

Scoramento

Cioè, dopo anni e anni di porte chiuse – al di là delle altrettanto sconcertanti vicende Robaldo e del Museo confinato a Grugliasco e gestito da volontari anziché dal club, mai realmente interessato malgrado anche questo impegno rientri nei vincoli statutari del Fila – la spiegazione data è stata quella che dovrebbero essere i tifosi a chiedere al team manager! Tanto che a quel punto chi era presente non ha più avuto la forza di insistere, cedendo allo scoramento. In rete, poi, la valanga di disapprovazioni (eufemismo) per Juric. Davvero un autogol balordo. Perché è qualcosa che va al di là dei risultati sul campo.

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