Torino, vertice con la Roma per Shoumurodov: "Il rapporto è ottimo"

Il dt granata, che ha incontrato Tiago Pinto: "I giallorossi hanno i paletti del fair play, ma attendiamo sereni". Il Lille ha pronti 14 milioni per l’uzbeko, che però insiste per raggiungere Juric

La posizione di vantaggio accumulata nel tempo, legata al fatto che Eldor Shomurodov abbia scelto il Toro e quale prossima guida tecnica Juric, non scompone troppo Vagnati, dopo l’interlocutorio incontro di ieri con Tiago Pinto, ds della Roma. Detto questo, la corte del Lille sull’uzbeko qualche brivido lungo la schiena al direttore tecnico granata lo fa venire. Nemmeno troppo tra le righe delle sue considerazioni, l’uomo mercato di Cairo contestualmente conferma ove ce ne fosse stato bisogno l’interesse per il centravanti della Roma, avvisando però anche sui rischi che corre il Torino in relazione al buon esito della trattativa. Rispetto alla quale il ds dei giallorossi Tiago Pinto frena: «Non c’è alcun accordo per Shomurodov al Toro», la sentenza espressa a Sportitalia. Concisa più di quanto non siano le risposte di Vagnati, ma in definitiva la sostanza non cambia: «Con Tiago abbiamo fatto il punto della situazione su Shomurodov - ha spiegato Vagnati ai microfoni di Sky Sport -. Con la Roma il rapporto è ottimo, stiamo valutando la questione con serenità e nei prossimi giorni vedremo che cosa succederà. Il tema non è tanto la formula dell’operazione, abbiamo affrontato tanti discorsi compreso quello che investe Eldor. Ma noi siamo in una fase di riflessione, e loro hanno tanti paletti legati al fair play finanziario».

Quale formula

Sorgono spontanee alcune riflessioni: il fatto che il giocatore voglia il Toro si legge nella confidenza con la quale il dt di una società terza ne parla. Chiamandolo anche per nome, segno del fatto che la conoscenza tra Shomurodov e l’ambiente granata affonda nel tempo. In secondo luogo, il dt resta evasivo quando gli viene chiesto se l’uzbeko ancora non abbia un suo armadietto al Filadelfia per un problema di formula dell’affare. Resta questo il punto nodale per cui Juric non ha ancora a disposizione l’ulteriore centravanti evocato a più riprese. Se il Toro spinge per un diritto di riscatto - la soluzione migliore, per i granata - eventualmente convertibile in un obbligo a condizioni non semplici da raggiungere - quali ad esempio la qualificazione alle Coppe resa improba dopo i due punti nelle ultime tre gare collezionati contro Verona, Salernitana e Spezia - la Roma da parte sua punta a una cessione definitiva. Quindi, eventualmente, attraverso un obbligo automatico che Cairo sarebbe vincolato a esercitare a fine stagione. A quel punto allungando pure di una stagione il contratto dell’attaccante: dal 2026 al 2027.

Pellegri, Sanabria e...Lukic e Schuurs

L’arrivo di un attaccante si rende necessario per due ragioni: dotare la squadra di un potenziale bomber quale né Sanabria né Pellegri hanno fin qui dimostrato di essere, e allargare la rosa di centravanti alla luce dei tanti infortuni nei quali si imbatte l’ex di Monaco e Milan. Juric crede fortemente nell’Under 21 azzurro, ritiene che tra i granata sia quello con più potenziale, in progressione. Ma quando riuscirà, Pellegri, a giocare tre o quattro mesi di fila per ripagare la fiducia? In attesa che ciò accada, aspettando che con la continuità il giovane centravanti possa migliorare la finalizzazione, è implicito che al tecnico croato debba essere consegnato un altro attaccante. E, per non trovarsi da capo, accompagnando all’ingresso anche la conferma di Sanabria. Una prospettiva che l’entourage del paraguaiano continua a ribadire si concretizzerà. Il Toro, almeno fino alla prossima estate, sembra deciso a non cedere il sudamericano, onde evitare che Juric sia nuovamente assai limitato, nella scelta della punta centrale. La Lazio su Sanabria non molla intanto la presa, ma per adesso Cairo e Vagnati rispondono picche. Tornando alle parole dell’uomo mercato granata c’è poi un passaggio che spiega la recente attualità. Il dt fa riferimento al fair paly finanziario della Roma, tra le righe chiarendo che i giallorossi non possono essere insensibili di fronte a ricche offerte rivolte per il cartellino di Shomurodov. Per il quale il Lille sarebbe disposto a spendere fino a 14 milioni. Una cifra importante, per la Roma, che però con i granata ha iniziato la trattativa per l’uzbeko da diverse settimane. Nelle quali la semina è stata fruttuosa: il Toro è avanti al Lille, ma non protetto da eventuali sorpassi a destra, per il giallorosso. Che, e questa rimane una variabile fondamentale per leggere l’evoluzione del quadro, ha da tempo espresso pieno gradimento al trasferimento. «Abbiamo parlato di tante cose», è anche contenuto nella risposta di Vagnati. Questo perché alla Roma piacciono sia Lukic sia Schuurs. Due giocatori dal cartellino caro: Tiago Pinto valuta la situazione, ma in questo momento e dopo aver messo sotto contratto lo svincolato Solbakken (arrivato dal Bodo Glimt) è concentrato in particolare sulle uscite. Tra queste quella di Shomurodov: Toro davanti all’ultima curva, ma Lille deciso a non mollare la scia.

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