Juric, il Torino, Ilic ko e la compattezza del gruppo: «Affezionato ai miei ragazzi»

L'allenatore croato spiega il momento del Toro e gli obiettivi, tra defezioni e ambizioni. La vigilia del match con l'Udinese

TORINO - Battere l’Udinese per salire al settimo posto della classifica alimentando il sogno di qualificarsi alle prossime coppe europee. Questo l’obiettivo di un Toro che, dopo la sconfitta di Firenze in Coppa Italia, può comunque puntare ad accedere nelle competizioni internazionali attraverso il campionato.

«Ilic non ci sarà»

La prima notizia riguarda Ilic, domani assente: «Ha preso una botta», spiega Ivan Juric il quale poi parla delle qualità del serbo: «Ivan è un giocatore che ho voluto fortemente: può essere il presente e il futuro del Torino. È già un buon calciatore, ma in questo momento meno di Lukic. Lo potrà raggiungere e superare, ma ci andrà tempo. Arriva da un infortunio lungo e negli ultimi dieci giorni si è allenato poco a causa della lunga trattativa di mercato. È comunque un investimento importante, a lungo termine. Gravillon invece è stato preso perché Zima si deve operare e starà fuori più di tre mesi. Ha le caratteristiche giuste, dobbiamo inserirlo, ma è l’alternativa corretta. Vieira è arrivato perché ci mancava uno più muscolare e tosto a centrocampo: ha equilibrato la rosa».

«Schuurs lo amo»

Juric insiste sulla fiducia che sta nascendo con la squadra: «Ora sento che siamo uniti completamente - prosegue il croato -. Dopo la gara di Coppa a Firenze per la prima volta in un anno e mezzo ho visto i ragazzi veramente tristi. Era un piccolo sogno che avevamo. Ci è spiaciuto tantissimo, non avevamo cambi, Schuurs ha dovuto giocare a destra, Djidji era fuori. Per la prima volta li ho visti abbattuti, mentre in genere dopo tre minuti sono su Instagram. In più, fin dal giorno dopo la sconfitta, ho visto la voglia di continuare a provare a disputare una seconda parte di campionato al massimo delle nostre possibilità. Possiamo affrontare i prossimi mesi con le giuste ambizioni e la voglia di crescere come singoli e come gruppo. Sta nascendo una bella fiducia, tra me e la squadra. E poi se guardo ad esempio a Ricci sono contento, ora tira, si propone, è un centrocampista completo. Schuurs lo amo per la voglia di crescere, non parliamo poi di Buongiorno. Vlasic? È’spremuto anche dal Mondiale: ha bisogno di riposare e oggi a fine allenamento gli ho parlato a lungo. Per quanto riguarda domani, detto di Ilic che ha preso una botta alla caviglia mancherà anche Radonjic per un affaticamento. Djidji sta bene, Pellegri ha fatto un allenamento e lo porterò in panchina».

«Lukic sei mesi fa avrebbe rinnovato»

Il tecnico torna quindi sulla cessione di Lukic: «Sei mesi fa avrebbe rinnovato volentieri. Poi per come si sono messe le cose la società ha fatto bene a venderlo. Sei mesi fa non voleva nemmeno tanti soldi, per rinnovare. Non l’avessimo ceduto adesso, la società avrebbe perso un capitale. È penalizzante sia andato via, ma è legittima la scelta del club, economicamente parlando. Più avanti mi auguro che come società sapremo metterci in vantaggio rispetto ai calciatori».

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