Torino, fate largo a Karamoh: non c’è il 2 senza il 3

A febbraio l’ivoriano ha segnato a Firenze e con l’Udinese. Juric lo elogia: può essere uno degli uomini decisivi per far saltare la resistenza della Cremonese
Torino, fate largo a Karamoh: non c’è il 2 senza il 3© LAPRESSE

TORINO - Per riprendere il cammino verso l’Europa, Ivan Juric si affida, anche, a Karamoh. Visti i problemi fisici di Vlasic, questa sera all’Olimpico Grande Torino il francese avrà un’altra chance dal primo minuto come trequartista di destra al fianco di Miranchuk. «Ultimamente Karamoh ha dato molto e adesso vedo un po' più lui. Sta mettendo voglia e carica importanti», ha detto il tecnico croato nella conferenza stampa della vigilia, sottolineando la crescita del giocatore e dunque la corrispettiva crescita di aspettatiove nei suoi confronti.

Il rodaggio

Arrivato in estate a titolo definitivo dal Parma, il classe 1998 ha avuto bisogno di un po’ di rodaggio per entrare negli schemi tattici di Juric, diventando - nelle ultime partite - una soluzione ulteriore per il tecnico. Fino alla pausa per il Mondiale, l’ex Inter ha vissuto un periodo piuttosto diffi cile per via delle non perfette condizioni fisiche con cui si era presentato a settembre. Nel 2023, vedendo il campo più spesso, ha trovato il primo gol stagionale (inutile ai fini del risultato) nella sfida di Coppa Italia del 1º febbraio contro la Fiorentina. Quattro giorni dopo, in campionato contro l’Udinese, questa volta Karamoh ha siglato la rete decisiva per la vittoria granata, correggendo in rete l’assist di Aina dalla destra.

Il pungolo

Intanto Juric continua a pungolarlo negli allenamenti al Filadelfia e si aspetta ulteriori miglioramenti già stasera. I granata avranno di fronte una squadra che, nonostante sia ancora alla ricerca della prima vittoria in Serie A, spesso tende a chiudersi in difesa per poi ripartire. In tal senso, un calciatore con le caratteristiche di Karamoh potrebbe risultare ideale contro la retroguardia di Ballardini che in 22 partite ha subito 40 gol. Anche senza un fisico statuario, il trequartista ha dimostrato di saper reggere il duello con i difensori. La capacità di muoversi agilmente negli spazi stretti, poi, potrebbe essere utile nei duelli individuali contro i tre centrali grigiorossi. In stagione, il francese ha dimostrato di sapersi adattare anche al ruolo di prima punta, vista anche la difficoltà degli attaccanti di incidere con i gol.

Contro la Cremonese, quindi, il numero 7 avrà la possibilità di scrollarsi di dosso l’immagine sbiadita degli ultimi anni e ripagare (finalmente) le aspettative. La promozione di Karamoh tra i titolari fa il paio con la momentanea bocciatura di Radonjic. Il serbo, in gol all’andata per il 2-0, nonostante la continuità nelle ultime partite ha sprecato più di un’occasione concessa da Juric: «Ultimamente ha avuto le sue occasioni, ha giocato tanto, però mi aspetto di più», ha puntualizzato il tecnico in conferenza. Probabile che questa sera Radonjic possa dare il suo contributo dalla panchina, se il risultato dovesse richiederlo. Dal serbo l’allenatore si aspetta le fiammate che - seppur a sprazzi - ne hanno caratterizzato la carriera. Un nuovo cambio nelle gerarchie passerà esclusivamente da prestazioni e gol: vale per Radonjic ma non solo, nel Toro di Juric.

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