Torino, Vlasic rischia 20 giorni. Spogliatoio: reazione!

Dopo la sconfitta nel derby i granata sono attesi da una partita che può segnare in modo definitivo la stagione. Ricci squalificato contro il Bologna, ma tornerà Aina. Lucidità, cuore, orgoglio, fiducia: ecco che cosa serve

TORINO - Brutte notizie dall’infermeria: Nicola Vlasic rischia 20 giorni di stop. Questo hanno sentenziato gli ultimi esami strumentali a cui è stato sottoposto il trequartista croato. Un’altra tegola per Juric in vista della delicatissima sfida di lunedì sera al Grande Torino contro il Bologna: se tutto andrà per il meglio il giocatore potrebbe tornare a disposizione per la sfida di Reggio Emilia contro il Sassuolo in programma il 3 aprile dopo la pausa della Nazionale. Difficile, ma non impossibile, pensare anche solo alla panchina per il match casalingo contro il Napoli del 19 marzo.

E adesso l’attenzione deve andare al Bologna, sfida importantissima per il 7º posto. Gli emiliani, in grande spolvero dall’arrivo di Thiago Motta, occupano l’ultimo posto utile per il possibile ingresso in Conference: hanno 35 punti, gli stessi della Juventus alle prese con processi sportivi, quindi con grandi punti interrogativi sino al termine della stagione tenendo conto anche delle eventuali decisioni che potrà prendere l’Uefa. Detto questo i granata inseguono con 31 punti assieme all’Udinese e dietro, con 29, c’è l’ambizioso Monza. Ecco perché lunedì sera, davanti ai tifosi del Grande Torino, c’è bisogno dei tre punti per continuare, almeno, a sperare. In caso di sconfitta, infatti, la situazione peggiorerebbe in maniera quasi definitiva, scivolando verso la mediocrità. Per questa partita non ci sarà Ricci che con l’ammonizione nel derby verrà squalificato per una giornata ma, in compenso, tornerà a disposizione Aina per rinforzare le corsie esterne.

Juric si aspetta una reazione da parte dello spogliatoio

Al di là di chi giocherà il tecnico croato si aspetta una reazione da parte dello spogliatoio dopo i quattro schiaffi presi dalla Juventus: i giocatori devono tirare fuori, anche sotto l’aspetto dell’orgoglio, tutto quello che hanno dentro, spetta a loro portare la squadra il più avanti possibile e dimostrare l’attaccamento alla maglia e ai valori granata. L’ambiente si deve compattare, i mugugni di Berisha ma soprattutto il caso Radonjic confermano che qualcosa si è forse inceppato. È però toccato a Buongiorno, attraverso le parole della sua famiglia (rilasciate prima del derby), garantire che il gruppo è sano, solido e desideroso di ripartire. Ora devono seguire i fatti.

Con il Bologna non si può (più) sbagliare

Contro il Bologna non sarà una partita facile, visto lo stato di forma degli emiliani, con tanti ex desiderosi di fare bene come Soriano (o De Silvestri), e obiettivi di mercato mancati come Orsolini che è diventato l’uomo in più di Thiago Motta. Sarà però una partita da vincere a tutti i costi. Non c’è più la possibilità di andare avanti in Coppa Italia (pensare che se i granata avessero fatto fuori la Fiorentina in semifinale ci sarebbe stata la Cremonese) e un risultato negativo lunedì sera relegherebbe la stagione nella mediocrità più assoluta.

Il lavoro a Ivan Juric non manca, non solo a livello fisico ma soprattutto sotto l’aspetto mentale. Anche dopo il derby il tecnico si è lasciato comunque scappare concetti beneauguranti: «Sì adesso giochiamo da squadra, ai ragazzi non ho niente da rimproverare». Adesso, però, anche lui deve dare qualcosa in più: la classifica comincia a essere striminzita, e le ambizioni “strozzate” da tanti e troppi alti e bassi. Col Bologna non si può (più) sbagliare.

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