Torino, la statistica che spaventa: le palle inattive provocano disastri

Un problema difensivo che si sta ingigantendo: i dati fanno riflettere
Torino, la statistica che spaventa: le palle inattive provocano disastri© Juventus FC via Getty Images

TORINO - Sono cinque i gol che, tra andata e ritorno, il Torino ha incassato quest’anno nei derby. Il dato su cui riflettere è però un altro: tre di questi sono arrivati da palle inattive. Tre o non quattro solamente perché non rientra in queste statistiche il 3-2 di Bremer, considerato che il corner era stato giocato corto per Chiesa e, solamente in un secondo momento, è arrivato il cross nell’area granata. Da angolo aveva segnato Vlahovic all’andata, sempre da angolo ha siglato il 2-2 Danilo al ritorno e poi da punizione indiretta Rabiot ha chiuso i giochi. E pensare che la partita dell’Allianz Stadium si era aperta con il primo gol in questo campionato del Torino arrivato proprio in seguito a un calcio d’angolo a favore: a segnarlo non è stato un corazziere ma un trequartista rapido come Karamoh che è stato bravo a sfruttare al meglio la sponda di Singo. A proposito di statistiche e di gol realizzati, sono in totale quattro quelli messi a segno dai granata: uno da angolo (per l’appunto Karamoh contro la Juve), uno da punizione indiretta (Djidji contro il Milan), due su rigore (Lukic contro il Bologna e Sanabria contro la Cremonese). Con quelli segnati da Danilo e Rabiot martedì scorso sono invece otto i gol incassati dal Torino in questo campionato da calcio piazzati, nove se contassimo anche quello di Jovic nella partita contro la Fiorentina in Coppa Italia. Reti così divise: quattro da calcio d’angolo, tre su rigore (due da Koopmeiners contro l’Atalanta e uno da Nzola contro lo Spezia), una su punizione indiretta.

Il problema del Torino

Facendo due calcoli, considerato che sono 29 le reti totali incassate in campionato, circa il 28% arriva da situazione di palla inattiva. Più di un gol ogni quattro. Dati che, se confrontati con quelli delle reti segnate certificano che il Torino ha un problema con queste situazioni di gioco. Juric d’altronde non lo ha mai negato. Il Torino in estate, con le partenze dei vari Bremer, Pobega, Mandragora e Belotti ha perso quei centimetri e chili che nelle situazioni di palle inattive farebbe molto comodo avere. Per sopperire al deficit in altezza serve massima attenzione e cura nei dettagli in queste situazioni, quella che per esempio non ha avuto Radonjic nel derby sul cross di Chiesa (in occasione del 3-2) facendo infuriare l’allenatore (le colpe però non possono essere attribuite solamente al serbo, considerato che il difensore bianconero ha saltato completamente libero). Andando poi a rivedere le varie reti subite non si può non notare anche un altro dato particolare, ovvero che due di queste sono state pressoché identiche: quella di Djuric contro il Verona e quella di Luperto contro l’Empoli. Angolo battuto sul primo palo e inserimento dell’avversario che prende in controtempo Milinkovic-Savic. A proposito. Con i quasi 2 metri d’altezza il portiere serbo nelle uscite deve diventare decisivo.

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