Torino, partita a scacchi tra Cairo e Juric. Con Dionisi sullo sfondo

Vi spieghiamo cosa sta succedendo in casa granata dopo le ultime esternazioni del tecnico croato

TORINO - C'è un'ombra sulla panchina del Torino: si chiama Dionisi, l'allenatore del Sassuolo, che raccoglie la stima dei vertici del club granata (un'alternativa è Zanetti dell'Empoli, ex giocatore di Cairo). C'è un'ombra, perché i rapporti tra il tecnico granata Juric, il presidente del Torino e il suo dt Vagnati non solo non sono esattamente... idilliaci, ma si sono di nuovo deteriorati in queste ultime settimane (e i nuovi scontri sul mercato hanno avuto il loro peso: in testa la cessione di Lukic e il mancato arrivo di un attaccante).

Cairo ha fiducia in Juric ma...

Tuttavia Juric continua a godere della fiducia di Cairo e di Vagnati. E la proposta di rinnovo oltre la scadenza contrattuale del 2024 è ancora sul tavolo. Ma intanto, per forza di cose, già soltanto per cautela, il club granata si sta anche guardando attorno. Di qui le mire venute a galla nel mondo del mercato proiettate verso l'allenatore del Sassuolo, casomai verso la fine della stagione Juric chiedesse la rescissione contrattuale per trasferirsi in un club più ambizioso. Dionisi ha un contratto col Sassuolo sino a giugno, ma il club emiliano ha già in mano un diritto di prolungamento sino al 2024. Morale: fermento, scenari possibili e nessuna certezza, a oggi, su chi potrà essere l'allenatore del Torino nella prossima stagione. "Io resterei con grandissima voglia e orgoglio, purché la società non mi smonti di nuovo lo zoccolo duro della squadra e non ceda un giocatore dopo l'altro come accadde nella scorsa stagione", ha già detto Juric. Che ha, dalla sua, la stragrande maggioranza dei tifosi granata. La partita a scacchi continuerà almeno sino ad aprile, pensiamo. E poi le decisioni di Juric e del Torino cominceranno a emergere in modo più nitido.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...