Fabio Galante: "È il Toro dei giovani, quanto mi piace!"

Il grande ex: "Schuurs e Buongiorno hanno qualità e personalità. Juric sta tirando fuori il meglio da tutti"
Fabio Galante: "È il Toro dei giovani, quanto mi piace!"

MILANO - Per Fabio Galante «il Torino di quest’anno merita un voto alto per quello che sta facendo in campionato». E un voto alto lo meritano anche i ragazzi degli oratori di tutta Italia che anno dopo anno giocano la Junior Cup contro il razzismo e per il rispetto, proprio come quelli del Vitoria Junior, la parrocchia dei Santi Silvestro e Martino a Milano. Voti alti, e sogni ancora più grandi come quello di vedere il Torino in Europa. «Da quando è arrivato Juric il Toro ha fatto passi importanti in avanti, soprattutto nella mentalità, la sua, quella di un allenatore che, come si dice, “ha il Dna da Toro”. Chiaro che poi quando vai a confrontarti con realtà in questo momento più forti batterle non è semplice. Bisognerebbe fare un salto di qualità. Quel salto di qualità che squadre come il Torino, al di là delle speranze dei tifosi, non è mai facile fare…».

Galante ci crede?
«Già vederlo in quella posizione di classifi ca mi riempie di gioia. Sono molto contento perché oltre ai risultati mi piace come gioca la squadra. Una squadra che dà sempre tutto, che ha dei buoni calciatori e che può ancora crescere, anche se superare l’Atalanta, la Lazio, la stessa Juventus non è semplice. Ci vuole un’impresa da grande Toro». Fino a dove può arrivare Juric? «Più di così però credo che Juric non possa ottenere. Se il Toro dovesse arrivare settimo, sarebbe un grandissimo risultato perché avrebbe tirato fuori il massimo da tutti…».

Dove deve crescere per il salto in avanti?
«Secondo me sta tirando fuori il meglio da tutti i giocatori: da chi c’era, da chi è arrivato quest’anno. Il Torino ha nuovamente tanti giovani interessanti. Giocatori che possono scrivere delle pagine importanti per questa società».

Dopo il difficile addio a Bremer si sono scoperti Schuurs e anche Buongiorno…
«Hanno trovato due giocatori dal profi lo che non tanti conoscevano. Bisogna dire bravo Cairo, bravo a Vagnati e bravo anche a Juric a dare fi ducia a questi due ragazzi e a valorizzarli. Non era scontato. Non lo è mai quando si parla di giovani. Sicuramente non stanno facendo rimpiangere Bremer».

Che giocatore è Buongiorno?
«È un giocatore con personalità, che non si nasconde, che non ha paura di giocare il pallone. Uno che ha temperamento, che ci mette grinta in tutto quello che fa. E poi è forte fi sicamente, forte di testa, bravo anche con i piedi, è completo. Giocare da sempre nel Torino gli ha fatto bene. Gli serve anche per crescere. E deve continuare a farlo».

Lo sta consigliando a Mancini?
«Ai miei tempi andare in Nazionale era diffi cile. Oggi è diverso. Oggi Mancini prova tanti giovani. Lo ha già visto in uno stage. Ma credo che meriti di essere osservato sempre da vicino».

E Schuurs?
«Mi sembra anche lui con grande personalità e con un certo carisma. Non ha mai paura di affrontare l’avversario. E questo è importante perché dimostra che è pronto ad accettare ogni sfi da pur di migliorarsi».

Si augura di vederli in maglia granata anche la prossima stagione?
«Mi auguro possano rimanere sennò siamo sempre lì. Sennò ha ragione Juric».

Ed è quello che l’allenatore ha fatto capire anche dopo il Bologna…
«Juric ha voluto mandare un messaggio alla società, ma mi sento di dire: “Ce ne fossero di presidenti come Cairo, al di là di tutto”. Ogni tanto è stato criticato, forse anche ingiustamente. Sicuramente Juric è un allenatore molto esigente, ambizioso. Ma credo che anche Cairo lo sia. E quando i risultati arrivano trovare un’intesa è sempre più facile».

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