Toro, arriva il triangolo d'oro: regia, grinta, gol e fantasia

Con Miranchuk, Ricci e Ilic, Juric potrà alzare la qualità del gioco e puntare all’Europa Per Lecce sono disponibili. L’azzurro è in ballottaggio con Linetty, che è in grande crescita
Toro, arriva il triangolo d'oro: regia, grinta, gol e fantasia

Un triangolo d’oro, o delle Bermuda per gli avversari che, nel palleggio proposto da Ricci, Ilic e Miranchuk, rischiano di perdere la rotta. Per adesso i tifosi granata se li sono potuti godere tutti e tre assieme soltanto a partita in corso. Le condizioni fisiche precarie con le quali il serbo è arrivato a Torino dal Verona - in più dopo aver risposto alla chiamata di Stojkovic per il Mondiale pur non essendo al meglio - sommate agli infortuni che hanno frenato l’azzurro in questo avvio di 2023, hanno fatto sì che Juric, in campo, li abbia potuti testare unicamente in due occasioni, nella ripresa del derby e in precedenza a Firenze (in Coppa Italia). Due partite oltretutto poco fortunate, visto che sia contro la Juve (nonostante il doppio vantaggio) che al Franchi sono arrivate due sconfitte.

Verso il Lecce

Adesso per il Torino è invece prossima la sfida di Lecce, in programma domani alle 12.30: saranno arruolabili, ma qualche perplessità rimane sull’utilizzo dal primo minuto di Ricci. L’ex centrocampista dell’Empoli è infatti in ballottaggio con Linetty, in crescita esponenziale nelle ultime settimane e, contro il Bologna, protagonista tecnico ed emotivo del successo contro i rossoblù, tra il prezioso lavoro in interdizione e quella pressione su Skorupski effettuata con i nervi più che con le gambe, ormai consumate dalla battaglia. Se la scelta del tecnico per la gara del Via del Mare dovesse andare sul polacco, è presumibile che il triangolo d’oro andrebbe a comporsi nella ripresa. Nelle gare in cui i tre vertici della fi gura geometrica hanno giocato assieme, a uscire dal campo è infatti stato Linetty (al 29’ della ripresa per Ilic con la Juve, al 17’ sempre del secondo tempo a Firenze per Ricci). Il discorso, se non strettamente riferito alla prova di domani contro i giallorossi, vale comunque per gli appuntamenti successivi (bene ricordare, in proposito, che prima della pausa per gli impegni delle nazionali il Toro riceverà il Napoli). È un discorso impostato sulle palle recuperate, sui chilometri percorsi (Ilic con 11.882 metri è il granata che ne ha percorsi di più, nella vittoria contro il Bologna arrivata grazie allo slalom stretto e vincente di Karamoh), sugli assist e sui gol. E qui la copertina se la prende Miranchuk: in campionato vicecapocannoniere del Torino con 4 reti (alla pari con Vlasic e a meno due da Sanabria), nonché autore di 4 assist decisivi. Dei tre quello che incide meno in fase off ensiva è Ricci - un gol e un passaggio vincente in questa Serie A - però il regista è imprescindibile per la capacità di sviluppare il gioco del Torino nella propria trequarti e fino agli ultimi trenta metri.

Le chiamate in nazionale

Se, come detto, Miranchuk anche per la posizione che occupa è il più pericoloso in fase offensiva, Ilic è un po’ sintesi tra i due compagni, per la capacità di unire le doti nella prima circolazione di palla a quella di rendersi insidioso nei pressi dell’area avversaria. Ancora per poco visto che compirà 22 anni venerdì prossimo, tuttavia ancora per qualche giorno sia Ilic che Ricci hanno segnata sulla carta d’identità un’età sorprendente (21 anni), se parametrata a quanto già proposto nelle rispettive carriere: il serbo ha già preso parte a un Mondiale - assieme a Milinkovic, all’ex Lukic ora passato al Fulham e a Radonjic - Ricci invece ha collezionato 2 presenze con l’Italia di Mancini. E per il ct è un candidato forte a diventare un pilastro della Nazionale azzurra. Se Ricci è di proprietà del Torino e Ilic sarà riscattato per 16 milioni (con il Verona l’accordo è per un prestito con obbligo), tutto da scrivere è il futuro di Miranchuk. Il russo è arrivato dall’Atalanta in prestito con un diritto di riscatto fi ssato a 12 milioni. E quanto recentemente dichiarato da Cairo non lascia intendere che l’accordo per l’acquisizione defi nitiva di Miranchuk sia prossimo: «Io voglio fare bene e seguire la spinta di Juric, che poi è la mia, però va anche considerato cosa si possa fare in una fase difficile per il mondo del calcio». Vagnati è in trattativa con l’Atalanta, ma la montagna da scalare per arrivare all’accordo con il club nerazzurro è ancora alta e ripida.

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