Torino, Singo e quella rinascita arrivata quando serviva

Contro il Napoli dovrà garantire la spinta offensiva, ma pure aiutare Djidji ad arginare Kvaratskhelia
Torino, Singo e quella rinascita arrivata quando serviva© Marco Canoniero

TORINO - Gol decisivo contro la Cremonese, assist per il momentaneo 0-1 di Karamoh nel derby contro la Juventus, gol del vantaggio contro il Lecce: a fare notizia, nell’ultimo periodo, è stato il fatto che, contro il Bologna, Wilfried Singo non abbia né segnato, né fatto segnare un compagno. Questi dati dicono molto del momento di forma che il terzino ivoriano sta vivendo. Una sorta di rinascita dopo che nella prima parte dell’anno il bilancio della sua stagione non era certo positivo: anche quando le prestazioni erano state suffi cienti, il terzino aveva spesso lasciato la sensazione che avrebbe potuto fare qualcosa in più. Insomma, se fosse stato uno studente, il giorno dei colloqui con i genitori i professori avrebbe detto qualcosa come: «Il ragazzo è intelligente ma non si applica abbastanza». Ma con un papà - calcistico s’intende - come Ivan Juric se non ci si applica abbastanza si fi nisce per sedersi in panchina. E non è un caso che più di una volta sulla fascia destra abbia giocato qualcun altro (soprattuto Ola Aina). Singo è partito dalla panchina anche contro la Cremonese, poi è entrato proprio al posto di Aina e a realizzato la rete del definitivo 2-2: è stato questo l’episodio che lo ha sbloccato definitivamente.

Singo atteso dall'esame Napoli

Da quel momento la maglia da titolare sulla corsia esterna è tornata a essere sua e lo sarà anche domani pomeriggio contro il Napoli, partita nella quale non avrà solamente il compito di sfruttare gli spazi davanti a sé per inserirsi e provare a far male ai partenopei (sia con i cross, sia andando a finalizzare l’azione): Singo dovrà fare gli straordinari anche (e soprattutto) in fase difensiva. Sulla sua stessa fascia agirà pure un certo Khvicha Kvaratskhelia: definire la stagione del georgiano ottima è riduttivo, per quello che ha mostrato. È un giocatore veloce, tecnico, quasi inarrestabile quando punta l’uomo palla al piede, pericolosissimo in campo aperto: non potrà quindi essere il solo Koffi Djidji a doversi occupare di lui. Il compito del terzino ivoriano sarà anche quello di aiutare il compagno quando il Napoli attaccherà in quella zona di campo, di andare al raddoppio se ce ne sarà bisogno. Il Napoli sulla propria fascia sinistra non è però solo Kvaratskhelia, il georgiano è sempre aiutato dai costanti inserimenti in fase offensiva del terzino di turno: sia Mario Rui che Mathias Olivera off rono un supporto costante al georgiano e dai loro piedi sono arrivati in stagione anche tantissimi cross per Victor Osimhen. Quella contro il Napoli sarà quindi, per Singo, una sorta di esame in cui dovrà riuscire a confermare quanto di buono fatto vedere nelle ultime settimane. Sarà l’ultima prova prima di staccare un po’ la spina dal Torino per concentrarsi sulla sua nazionale, la Costa d’Avorio, con cui giocherà tra venerdì 24 e martedì 28 marzo la doppia sfida contro le Comore valida per le qualifi cazioni alla Coppa d’Africa.

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