Torino, rinnovo Juric: Vagnati in pressing

Dialogo costante tra il direttore tecnico del Torino e l’allenatore: il progetto deve continuare
Torino, rinnovo Juric: Vagnati in pressing© LAPRESSE

TORINO - Pressing su Juric. Il Toro ha dato un mese di tempo al tecnico croato per decidere il suo futuro e non trovarsi spiazzato, ma nello stesso tempo sta lavorando con grande insistenza per ottenere il suo sì il più in fretta possibile. In questi giorni, infatti, il responsabile dell’area tecnica Davide Vagnati è in continuo contatto con Juric. Quotidianamente, accompagnato dal vice Emiliano Moretti, si reca al Filadelfia e si apparta con l’allenatore: più di mezz’ora di colloquio in ogni circostanza, dai toni costruttivi, dove si parla anche di programmi. I due, tra le altre cose, stanno analizzando la situazione della rosa e il dirigente prende nota delle indicazioni del croato. Evidentemente si parla anche di mercato e di obiettivi, delle strategie economiche della società che in casa Toro non vengono mai perse di vista perché il bilancio occupa un posto preferenziale nell’agenda di Cairo. In questo modo il tecnico viene continuamente coinvolto nelle strategie, sperando che questoserva a fargli capire quanto sia importante per il Toro e quanto sia fondamentale per tutti proseguire il discorso insieme. Il Toro vuole tenersi stretto l’allenatore che valorizza i giocatori, li porta a diventare uomini mercato ma nello stesso tempo fa giocare la squadra a tratti molto bene. Perché il Toro, a parte poche eccezioni, e la gioca alla pari con tutte le avversarie, anche se i risultati non sono stati sempre soddisfacenti. Ma è questa la strada giusta per raggiungere livelli importanti. L’obiettivo, infatti, è quello di costruire una squadra in grado di puntare dritta all’Europa senza passare da porte secondarie, come potrebbe accadere in questo campionato con il settimo posto.

Le condizioni di Juric

Juric, ovviamente, ha posto delle condizioni. La principale è quella di non dover ricominciare da capo come è successo in questa stagione quando non sono stati riscattati Brekalo, Mandragora, Praet e Pobega, è stato lasciato libero Belotti e sono stati ceduti Bremer e, a gennaio, Lukic. Tutte prime scelte, l’ossatura della squadra completamente smantellata come si fa con le costruzioniper far posto a nuovi prestiti con diritto di riscatto. Il tecnico non chiede la luna, capisce bene che per motivi di bilancio un giocatore può essere sacrificato, però nello stesso tempo non accetterà più che vadano via troppi giocatori considerati top. E la società la pensa allo stesso modo. Vagnati ha promesso una punta (Nzola) e nei piani c’è la volontà di riscattare Miranchuk e Lazaro. Su Vlasic si vedrà. Il russo è considerato importantissimo, il più importante di tutti. E anche su Lazaro le prospettive sono buone. In questi trenta giorni di tempo che sono stati concessi per prendere una decisione Juric vuole anche capire che cosa ne sarà di Djidji, Aina, Adopo e Karamoh, tutti in scadenza di contratto. Adopo e Karamoh rappresentano il futuro perché stanno facendo bene in questo campionato, mentre Djidji, nonostante i 31 anni,è un giocatore che il tecnico vorrebbe tenere. Su Aina, invece, non ci sono resistenze: l’inglese naturalizzato nigeriano a parte qualche prestazione non ha mai scaldato più di tanti i cuori: spesso svogliato, ma calato completamente nella parte. Su di lui è piombato il Fulham, che lo aveva già avuto due stagione fa e dove il giocatore aveva fatto bene. Il club inglese lo prenderà a parametro zero. Questa è la situazione con la novità di Vagnati in pressing costante. E tra i due (Juric e il dt) i rapporti sembrano buoni e distensivi, specie se confrontati con quanto accadde in estate. Anche perché Cairo, con la conferma e il prolungamento di contratto al dirigente, ha fatto la sua scelta con largo anticipo. E adesso il presidente aspetta la decisione di Juric: continuare in granata oppure andare altrove.

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