Torino, Miranchuk e Karamoh: per la volata finale servono invenzioni

Col Sassuolo tutto il reparto offensivo sarà disponibile: il russo e il franco-ivoriano al Fila con Sanabria e Pellegri. La sosta è preziosa per guarire bene
Torino, Miranchuk e Karamoh: per la volata finale servono invenzioni

TORINO - Non poteva esserci momento migliore per una pausa del campionato. E non solo perché permette di mandare agli archivi lo 0-4 contro il Napoli, togliendo anche un po’ di pressione in vista del prossimo impegno, quello contro il Sassuolo (metà squadra da alcuni giorni ha già staccato la testa dal Torino per concentrarsi sulle partite delle nazionali). Ma il motivo per cui la pausa della Serie A arriva al momento giusto è soprattutto un altro: perché consente a Ivan Juric di recuperare Aleksej Miranchuk e Yann Karamoh. Non due calciatori qualunque: il primo è un titolarissimo, un giocatore a cui il tecnico non vorrebbe mai rinunciare, un elemento che con i suoi gol e gli assist ha portato alla causa granata diversi punti fino a questo momento, il secondo è invece uno dei giocatori più in forma dell’ultimo periodo. Basta dare un’occhiata ai numeri del franco-ivoriano dall’1 febbraio a oggi per rendersene conto: quattro gol segnati in sei partite tra campionato e Coppa Italia. Nessuno ha fatto meglio di lui nel Torino nello stesso periodo di tempo. Karamoh si era fermato alla vigilia della partita contro il Lecce (ma in quel caso fu ben sostituito da Nemanja Radonjic), sembrava potesse recuperare per la panchina almeno per l’impegno contro il Napoli invece è stato costretto a restare ancora ai box. Ci sarà invece alla ripresa del campionato, fra dieci giorni, contro il Sassuolo. Per quella data sarà a disposizione anche Miranchuk, fermatosi prima della gara contro gli azzurri di Luciano Spalletti per un trauma elongativo del muscolo adduttore della coscia sinistra: un infortunio di lieve entità ma che non gli ha permesso però nemmeno di rispondere alla chiamata della Russia.

Juric e l'imbarazzo della scelta

Di questo non sarà stato scontento Juric, che sta avendo così la possibilità seguire da vicino i progressi del numero 59 al Filadelfia, con l’ausilio anche dello staff medico granata e dei vari preparatori. C’è anche un altro aspetto per cui l’allenatore può sorridere e guardare con fiducia alla ripresa del campionato: contro il Sassuolo potrebbe avere a disposizione tutti i giocatori del proprio reparto offensiva. Qualcosa che in questa stagione non è praticamente mai accaduto: alla prima giornata di campionato, nella trasferta di Monza, si era infortunato Miranchuk (tra l’altro subito dopo aver segnato). Dopo che il russo è rientrato, a fermarsi è stato Antonio Sanabria, che tra metà ottobre e inizio novembre ha saltato più di una partita. E poi gli infortuni di Pietro Pellegri (che al momento non vede il campo da quasi cinque mesi) e quello occorso a Nikola Vlasic nell’ultimo mese. Senza considerare che anche Demba Seck è stato costretto a saltare una gara a ottobre perché non era al meglio. Insomma, Juric non ha finora mai potuto contare su tutti i suoi attaccanti e trequartisti. Non vedeva l’ora di poter finalmente avere l’imbarazzo della scelta in avanti, di avere diverse soluzioni da poter adottare a partita in corso in base alle caratteristiche dell’avversario, al momento della gara e al risultato. Certo alla partita contro il Sassuolo mancano ancora diversi giorni, Karamoh e Miranchuk devono ritrovare la migliore condizione (e anche Pellegri sta svolgendo un lavoro specifico per questo oltre che per non rischiare nuovi stop), ma perlomeno può pensare alla prossima partita con un un po’ più di ottimismo.

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