Toro, il piano per la volata europea

Juric punta a restare aggrappato al settimo posto nelle prossime cinque giornate, per poi sfruttare il calendario sulla carta favorevole
Toro, il piano per la volata europea© /Agenzia Aldo Liverani Sas

Partiamo dalla classifica, della zona “possibile Conference League”: sesta Atalanta con 45 punti, settima Juventus 41, ottava Udinese 38, none Fiorentina, Bologna e Torino 37, dodicesimo Sassuolo 36. Quindi, in pochi punti, tante squadre che possono puntare all’Europa. E già lunedì sera a Reggio Emilia la squadra di Juric potrà dare una spallata al Sassuolo, partita importantissima per mantenere le speranze di poter raggiungere l’Europa, anche dalla porta secondaria, magari con una serie di circostanze favorevoli che ormai tutti conoscono a memoria. È chiaro che se non dovesse arrivare un risultato positivo contro Berardi e compagni la situazione diventerebbe molto complicata anche perché nel turno successivo al Grande Torino arriverà la Roma.

La volontà del gruppo

I giocatori, prima della partenza con le rispettive nazionali, subito dopo aver ricevuto i quattro schiaffi dal Napoli, nello spogliatoio hanno ribadito la volontà di puntare al 7º posto. E questo discorso viene rafforzato da chi è rimasto al Filadelfia per preparare il match di lunedì. La convinzione di potercela ancora fare è tanta, ma molto dipenderà dalle prossime cinque partite perché poi, dalla sfida casalinga contro la Sampdoria sino alla fine, il calendario è in ascesa e le poche partite difficili saranno affrontate contro squadre che potrebbero avere già avuto risposte definitive al proprio campionato.

Il calendario granata

Veniamo, dunque, alle prime cinque sfi de dove i granata puntano a restare agganciati alla zone europea per poi preparare lo sprint finale. Lunedì si comincia con il Sassuolo: a Reggio Emilia il Toro ritroverà Laurienté, grande protagonista di questo campionato, che Vagnati ha provato a portare al Toro. La trattativa sfumò per poco dopo un estenuante tira e molla. Subito dopo la Roma: altro test difficile, ma giocando davanti ai propri tifosi per il Toro tutto diventa possibile, soprattutto se la gente si stringerà attorno ai propri beniamini. Successivamente nuova sfida in casa contro la Salernitana prima di concludere il mese di aprile con due partite problematiche: la Lazio a Roma e l’Atalanta davanti all’Oliompico-Grande Torino. Dopo questi incontri comincerà la volata finale e per questo bisognerà far parte del gruppo, senza essere staccati in maniera troppo netta. Perché i granata cominceranno a Marassi con la Sampdoria che, continuando in questo modo, potrebbero avere già un piede, se non tutti e due, in Serie B. Poi Monza in casa e Verona in trasferta contro due squadre sulla carta abbordabili. I gialloblù saranno ancora in corsa per la salvezza? E il 21 maggio la partita più importante, quella contro la Fiorentina, a Torino, che potrebbe rappresentare un vero e proprio spareggio. Nella penultima di campionato granata a La Spezia con i liguri che potrebbero essere salvi e nell’ultima arriverà a Torino l’Inter. La squadra di Inzaghi avrà ancora qualcosa da chiedere al campionato? Ecco perché i granata non mollano: il gruppo è unito, ci crede e chiama a raccolta i tifosi cercando di coinvolgerli nel finale di stagione. Così ieri, dopo la mattinata trascorsa a faticare sul campo del Filadelfia, Koffi Djidji e Perr Schuurs hanno passato una parte del pomeriggio al Torino Store di corso Agnelli. Qui hanno incontrato i tifosi granata, fatto selfie e autografato magliette, sciarpe e cartoline. Iniziative che i giocatori durante la stagione hanno ripetuto in più di una circostanza, a conferma della volontà di essere accanto al popolo granata, come dimostrato anche con l’apertura in alcune occasioni dei cancelli del Filadelfia.

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