Toro, Radonjic abbonato agli esami. Juric vuole un'altra prova di maturità

Nell’ultima trasferta, a Lecce, è stato decisivo. Con la Serbia non è sceso in campo ed è tornato con la giusta carica
Toro, Radonjic abbonato agli esami. Juric vuole un'altra prova di maturità© Marco Canoniero

TORINO - Gli esami non finiscono mai. Soprattutto per giocatori come Nemanja Radonjic, che hanno bisogno di verifi che periodiche per rendere al meglio. La discontinuità fi nora è stato il tratto distintivo dell'intera carriera, vissuta costantemente sulle montagne russe. Lampi di genio e colpi di testa, giocate da fuoriclasse e sbandate da ragazzino, approcci decisi e atteggiamenti svagati. Equilibrio non è una parola che caratterizza il vocabolario di Radonjic, ma si fa sempre in tempo a cambiare. Soprattutto a 27 anni, quando ormai il perdono grazie all'alibi della giovane età non si ottiene più così facilmente. Contro il Sassuolo, l'ex giocatore del Benfi ca dovrebbe scendere nuovamente in campo dall'inizio. Perché Miranchuk è ancora in fase di recupero dall'infortunio, mentre Karamoh non è al meglio della condizione. Così Rado vola verso una conferma che ha meritato soprattutto dopo la bellissima vittoria di Lecce, condita da un suo prezioso assist per Sanabria. Sarebbe delittuoso, infatti, giudicarlo dopo la prestazione contro il Napoli: salvare un solgiocatore del Toro, di fronte alla magnificenza della squadra di Luciano Spalletti, è un'impresa ardua. A tal punto da concedere l'assoluzione per tutti: troppa, infatti, la differenza di valori e stato di forma fra le due formazioni. Per Radonjic è tempo di spiccare defi nitivamente il volo: in granata ha fatto cose eccellenti, ma ha avuto anche dei passaggi a vuoto tremendi. Basti considerare che nel 2023 non ha ancora mai segnato: non è il suo principale mestiere far gol, ma da uno come lui ci si aspetta ben altra incidenza davanti al portiere. Radonjic, intanto, nei giorni scorsi ha ricaricato le batterie in nazionale. Il ct Stojkovic non lo perde di vista: vuole stimolarlo continuamente, perché sa che da lui può ricevere tantissimo in termini di resa. Era impossibile immaginarlo protagonista nelle sfi de contro Lituania e Montenegro: ha tanta gente davanti che sta molto meglio di lui e che col club si sta esprimendo su livelli più alti.

Radonjic a Torino con la giusta carica

Zero minuti con la Serbia, però, non rappresentano un voto di sfi ducia. Anzi, Radonjic quando torna a casa sta bene e nel gruppo della nazionale è molto ben inserito. La Serbia ha un eff etto rigenerante su Nemanja, tornato da Juric con la giusta carica. Le ruggini post derby appartengono al passato: il tecnico perdona, ma giustamente non dimentica. Per questo è sempre in prima linea nel tenere sulla corda un elemento come Radonjic, che per essere un perno del Toro deve trovare una continuità mai avuta in carriera. Partire dall’inizio contro il Sassuolo sarà un esame di maturità. Ha bisogno di giocare una partita intelligente, rimanendo dentro la gara, senza prendersi pause in fase di non possesso. Perché quando riconquista palla sa essere letale come pochi in Serie A: Baschirotto del Lecce ancora si ricorda quando Radonjic gli è sfi lato via col motorino, consentendo al Toro di realizzare il 2-0 fi rmato Sanabria al Via del Mare. Al Mapei Stadium, contro una retroguardia non certo irreprensibile, può far venire il mal di testa. L’importante è che il primo ad avere la testa sul match sia proprio lui.

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