Vlasic, hai sentito Cairo? Futuro al Torino appeso

Il trequartista nel 2023 non si è mai espresso ai livelli della prima parte della stagione. I dubbi sul riscatto crescono
Vlasic, hai sentito Cairo? Futuro al Torino appeso© LAPRESSE

TORINO - C’è l’Europa sullo sfondo della sfida di domani sera tra Torino e Sassuolo: il settimo posto che vale la qualificazione in Conference League, oggi occupato dalla Juventus, dista quattro punti per i granata e cinque per gli emiliani. Il distacco non è difficile da colmare, e infiamma ulteriormente la partita di Reggio Emilia, già di per sé ricca di duelli individuali in campo. Tra tutti, considerando il recentissimo passato, quello tra Nikola Vlasic e Armand Laurienté: il presente del Torino contro quello che poteva essere, e invece non è stato. Un confronto di tecnica e velocità, dribbling e gol, per aumentare (ulteriormente) la cifra di una sfida che suona come ultima - o quasi - chiamata per sognare un piazzamento europeo. All’andata, nella gara vinta dal Sassuolo per 1-0 all’Olimpico Grande Torino, Laurienté è stato protagonista di una gara di buon livello, ma senza trovare il gol. Domani giocherà ancora una volta con la maglia neroverde addosso, anche se in estate avrebbe potuto essere granata. Più di un mese di trattativa serrata tra Torino e Lorient, con tanto di braccio di ferro tra i due patron: da una parte Cairo e dall’altro l’omologo francese Loic Fery, pittoresco nelle uscite, anche sui social. A farne le spese - suo malgrado - è stato lo stesso Cairo: «Laurienté è un gran giocatore, per cui dovresti dire ai proprietari del tuo club di fare ciò che serve», aveva risposto Fery a un tifoso granata su Twitter per scaricare le colpe del mancato accordo sul presidente granata. Una stilettata alla velocità della Rete, “davanti” a milioni di utenti: troppo anche per Cairo, che ha dato mandato a Vagnati di chiudere i discorsi e virare altrove. Eliminando, di fatto, la concorrenza al Sassuolo, che comunque ha avuto il suo bel da fare per convincere il Lorient e concludere l’affare a poche ore dal termine della sessione di mercato.  

Vlasic e Laurienté

In questa stagione l’esterno offensivo francese ha segnato sette reti (di cui tre nelle ultime tre partite) e servito sei assist in venti presenze, confermando le buone impressioni che Vagnati e Juric avevano sul suo conto. In campo, Laurienté si troverà di fronte Vlasic, che per altro il tecnico granata, suo connazionale, aveva fortemente voluto. L’apporto dell’esterno ex Cska Mosca e West Ham finora è stato di quattro gol e due assist e in ventitré partite di campionato, tutti nella prima parte, quella che si è conclusa con la lunga sosta per il Mondiale, dove la Croazia è riuscita ad arrivare al terzo posto, vincendo la finalina contro il Marocco dopo aver perso la semifinale contro la Francia. Il suo 2023 non è iniziato nel migliore dei modi: nessuna rete nelle otto partite giocate e un infortunio alla coscia destra che lo ha costretto ai box per quasi un mese, facendogli saltare quattro partite (Cremonese, Juventus, Bologna e Lecce). Contro il Napoli, Vlasic è tornato in campo e, nella pausa delle Nazionali, ha giocato un quarto d’ora nella partita tra Croazia e Galles. Sul venticinquenne trequartista l’allenatore continua a riporre ampia fiducia, anche per la capacità di Vlasic di essere decisivo nei momenti importanti. Juric spera di averlo recuperato definitivamente e che l’esterno sia decisivo già domani: l’occasione giusta per riprendere il cammino e regalarsi un finale di stagione all’altezza dell’Europa, nella speranza di convincere il Torino a riscattarlo: ma il West Ham chiede 15 milioni, cifra in questo momento obiettivamente esagerata. E le frasi pronunciate venerdì da Cairo («Per i riscatti aspettiamo la fine della stagione») rappresentano un ulteriore monito.

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