Torino, quanto è mancato Lazaro: ma ora inizia la rincorsa

Fino all’infortunio, tre mesi fa, era stato l’esterno granata più convincente
Torino, quanto è mancato Lazaro: ma ora inizia la rincorsa© Marco Canoniero

TORINO - Sono trascorsi quasi tre mesi dall’ultima volta che si era visto in campo Valentino Lazaro, da quella partita dell’8 gennaio in casa della Salernitana, finita 1-1, in cui al Torino andò quasi tutto storto: due pali presi, una marea di occasione create ma non concretizzate, un gol subito dopo una ripartenza regalata e un pallone svirgolato. E poi l’infortunio al terzino austriaco: lesione di alto grado al legamento collaterale del ginocchio destro, fu l'esito degli esami. Ora, per il laterale granata il peggio è passato, ha superato il problema a ginocchio e negli ultimi giorni si è sempre allenato in gruppo: salvo sorprese, domani sarà presente in panchina al Mapei Stadium per la partita contro il Sassuolo. Se Ivan Juric deciderà di farlo giocare, anche solo per qualche minuto, si chiuderà un cerchio iniziato proprio all’Arechi. Se il rientro non avverrà domani, sarà comunque rimandato solo di qualche giorno, al prossimo sabato, quando all’Olimpico Grande Torino arriverà la Roma.  

Lazaro ancora dell’Inter

Di certo, Lazaro non vede l’ora di tornare a respirare l’aria delle partite di campionato e soprattutto di tornare anche protagonista. Anche perché questo finale di stagione sarà molto importante per lui: in ballo c’è il suo futuro al Torino. L’austriaco è ancora di proprietà dell’Inter: è arrivato in estate in granata con la formula del prestito con diritto di riscatto fissato a 6 milioni, un’opzione che Urbano Cairo e Davide Vagnati non hanno ancora deciso se esercitare. La politica della società sui riscatti dei giocatori in prestito l’ha spiegata chiaramente il presidente venerdì, al termine della riunione di Lega: «Per i riscatti aspettiamo. Finiamo il campionato e poi decidiamo cosa fare».

Le mosse del Torino

Un discorso generico ma che vale ancora di più per il terzino austriaco, anche perché in casa Torino si vuole attendere di capire come rientrerà dall’infortunio al ginocchio. «Lazaro aveva fatto bene, ma poi si è infortunato», ha sottolineato sempre Cairo, evidenziando proprio l’intenzione di rivedere all’opera il numero 19 prima di decidere se aprire il portafoglio e spendere i 6 milioni necessari per acquistare il suo cartellino. Qualche chiacchierata con i dirigenti dell’Inter c’è comunque già stata, Vagnati ha provato a sondare il terreno per capire se da parte dei nerazzurri ci sia la disponibilità a, eventualmente, rinnovare il prestito o ridiscutere le cifre per il riscatto. La trattativa vera e propria partirà però solamente se in queste ultime undici partite il terzino riuscirà a convincere: le occasioni non gli mancheranno, anche perché Ola Aina è al momento infortunato e Mergim Vojvoda non sta attraversando un buon momento (lo dimostra anche il fatto che in più di un’occasione Juric abbia preferito avanzare Ricardo Rodriguez come esterno di tutta fascia a sinistra). Tocca a Lazaro sfruttarle a dovere per chiudere anche al meglio quella che finora è comunque la sua miglior stagione da quando è in Italia (fino a gennaio era stato l’esterno granata col rendimento migliore per continuità, aveva anche firmato due assist-gol), dopo la parentesi non proprio fortunata con Antonio Conte all’Inter nel 2019-’20.

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