Il Torino e quel retroscena su Adopo che voleva andare in Serie C

Lui e il suo procuratore hanno insistito, ma poi il club granata...
Il Torino e quel retroscena su Adopo che voleva andare in Serie C© LAPRESSE

TORINO - Il Toro ha fatto di tutto per convincere Adopo a prolungare il suo contratto. E nelle prossime settimane ci proverà di nuovo anche se al momento tra le due parti è rottura. Da agosto in poi tra l’entourage del francese e i dirigenti granata non c’è sta- to feeling. Tutto è nato dalla richiesta del procuratore del giocatore di portare il ragazzo a giocare in Serie C, una formazione del girone B che sta lottando per la promozione. Davide Vagnati ha fatto presente che il ragazzo ha qualità e che può trovare spazio in maglia granata: perché dunque mandarlo due categorie indietro? Alla fine Adopo ha accettato e il Toro gli ha proposto un rinnovo con una cifra molto, ma molto più alta di quella che percepisce in questo momento (poco meno di 100mila euro a stagione): la proposta non è stata accettata. Anche Juric, poco tempo fa, in conferenza stampa si è sbilanciato facendo capi- re che è meglio giocarsi il po- sto al Toro e stare nella rosa piuttosto che fare il titolare in terza serie. Vi ricordiamo la frase. «Adopo è un ragazzo splendido che ha lavorato bene e si è tolto soddisfazioni. Dobbiamo vedere dov’era sette mesi fa, prima di parlare. Sta disputando un’annata che ad agosto se la sognava. Lotta per un posto, poi a me tocca fare le scelte: come successo a Linetty l’anno scorso, ora Adopo si è guadagnato il po-sto e ha superato gli altri. Mi spiace se pensa che quest’anno non sia stato il suo migliore. Era alla Viterbese ai play out, ora è nel Toro e direi che c’è differenza». Capito il significato? Il messaggio era rivolto a Yvan Le Mée, agente del centrocampista. Da quel giorno i diretti interessati non si sono più sentiti e nelle gerarchie del tecnico croato Gineitis ha superato Adopo, anche se tra i due le caratteristiche sono diverse. Questo non significa che al francese non vengano date altre opportunità, visto che quando è stato impiegato ha sempre fatto bene. Nessuno, tra l’altro, dimentica il gol decisivo che ha realizzato in Coppa Italia contro il Milan, la soddisfazione più grande sin qui della stagione torinista. Ovviamente tutto diventerebbe più facile se il giocatore prolungasse il contratto in scadenza a giugno, perché in questo caso il Toro saprebbe con certezza di poter puntare su di lui anche per il futuro. Difficile, ora come ora.

Adopo lavora per convincere il Toro

Intanto Adopo si sta allenando con grande determinazione e in cuor suo spera di continuare l’avventura al Toro. E’ maturato in questa società e fino ad oggi si è anche tolto delle soddisfazioni. La più importante, fatto tutt’altro che trascurabile, sono stati i complimenti che in più di un’occasione Juric gli ha rivolto. Oltretutto il ragazzo sa interpretare più ruoli, visto che in caso di necessità è stato impiegato al centro della difesa a tre e anche in questa circostanza se l’è cavata bene. Sotto l’aspetto tecnico e della qualità al Toro nessuno lo mette in discussione. Il problema, al momento insormontabile, è che la differenza tra richiesta e offerta è molto distante. C’è ancora tempo per trovare un’intesa perché sarebbe un peccato per il club perdere un ragazzo cresciuto a pane e Toro a parametro zero. E sarebbe un peccato anche per Adopo lasciare un club di Serie A con ambizioni, per andare a giocare da titolare in una squadra di categoria inferiore o all’estero.? La partita non è ancora chiusa, anche se diventa sempre più arduo pensare ad un accordo se una delle due parti non si scosterà dalla posizione attuale. Vagnati e Yvan Le Mée (agente): provate a risentirvi.

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