Lazio-Toro è (anche) una questione d'onore. Ecco perché Juric ci crede

Verso la sfida dell'Olimpico: le certezze del tecnico granata, le prospettive future. Pellegri torna a giocare in...

TORINO -Lazio-Toro è partita dal sapore speciale, una sfida che i granata devono affrontare pensando, più che alla classifica, all'onore. Lo devono a loro stessi, ma soprattutto ai tifosi che dopo la partita contro la Salernitana hanno contestato tutti. Tutti (giocatori e Cairo) meno Juric. E proprio il tecnico croato, adesso, dopo tanto parlare deve inventarsi qualcosa per finire bene la stagione, visto che è da quattro partite che la squadra non vince. Quattro partite che hanno spento la speranza di arrivare settimi e “augurarsi” disgrazie (sotto forma di penalizzazioni) altrui.

Sicurezze

«Ma noi siamo convinti di fare una grande partita. Sappiamo come giocano loro e ci siamo preparati», sostiene Ivan. Il Toro ha recuperato Ricci, che scenderà in campo dall’inizio mentre Pellegri andrà a giocare in Primavera, «così ritrova certezze, ha bisogno di giocare». Il tecnico si aggrappa ai tre punti in più rispetto allo scorso anno e vede nei suoi una stagione positiva. Intanto sta lavorando per il futuro, vuol far crescere i suoi giocatori: «Vi assicuro che molti stanno migliorando», dice. E per questo vuole iniziare un filotto di risultati positivi, il massimo sarebbe cominciare proprio contro la squadra di Maurizio Sarri per dare un segnale, «perché i miei giocatori sono motivatissimi, hanno stimoli». Nel senso - aggiungiamo noi - che vogliono meritarsi la riconferma perché al momento non ci sono certezze. Il Toro guarda avanti, dunque, con l’obiettivo di riconquistare i suoi tifosi. E considerato il modo in cui si sono messe le cose, sarebbe già un bel passo avanti.

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