Buongiorno capitano senza fascia, l'ora di Pellegri: così il Toro s'è preso Marassi

La storia del difensore, aspettando le emozioni di Superga. L'attaccante tra il gol e un'esultanza più che discutibile: vi spieghiamo perché. L'ottimismo della squadra verso il Monza
Buongiorno capitano senza fascia, l'ora di Pellegri: così il Toro s'è preso Marassi© ANSA

GENOVA - Il Toro sale a 45 punti, la Samp si appresta mestamente a lasciare la massima serie. Pochi, ma molto significativi, i momenti degni di nota della partita di Marassi: al 31’ il primo gol in carriera di Buongiorno che il 4 maggio scandirà i nomi dei Caduti davanti alla lapide di Superga, al 94’ il gol di Pellegri con la conseguente esultanza che fa comprensibilmente infuriare giocatori e tifosi blucerchiati.

Sanabria: 11° gol rimandato

Juric rilancia dal primo minuto Seck, il quale in precedenza, da febbraio in avanti, era stato impiegato pochissimo (12 gare con 6 panchine e appena 35 minuti complessivi nelle altre sei uscite), mentre Rodriguez questa volta si abbassa sulla linea dei difensori, con Singo e Vojvoda sulle fasce. A centrocampo il tecnico granata sceglie la giovane e redditizia coppia composta da Ricci e Ilic. Proprio dal piede del serbo nasce il cross che Buongiorno trasforma in gol con un colpo di testa in anticipo sui blucerchiati Zanioli e Oikonomou. Evocativo, il fatto che sia arrivato dopo più di 100 partite tra i professionisti e alla vigilia del 4 maggio. Sarà infatti il “capitano senza fascia” (a Genova, come sempre, indossata da Rodriguez), il 4 maggio a Superga, a leggere i nomi dei Caduti. Il gol scioglie il Toro e congela una Samp che fino a quel momento aveva provato a rimanere in partita. Dopo lo svantaggio i granata alzano la pressione e vanno vicini al raddoppio con Vlasic (deviazione su cross di Singo e parata di Ravaglia), e due volte con Sanabria (deviazione aerea di poco a lato e tiro angolato con bella risposta del portiere della Samp): il gol numero 11 del paraguaiano è rimandato.

Parapiglia con rosso ad Amione

Nel corso di una ripresa decisamente anonima - almeno fino ai minuti di recupero - i granata si accontentano di gestire il gol di Buongiorno. Tocca a Pellegri segnare il 2-0 e infiammare gli animi con l’esultanza provocatoria all’indirizzo della Gradinata Sud. Il fatto che Pellegri sia cresciuto con il Genoa nel cuore non giustifica l’episodio: un professionista è tale non soltanto in virtù della prestazione, ma anche dell’atteggiamento tenuto nei confronti degli avversari (intesi come giocatori e tifosi). Il parapiglia che si scatena nel finale porta all’espulsione di Amione, preceduta dal doveroso cartellino giallo nei confronti di Pellegri stesso. Al fischio finale di Camplone, l'attaccante autore del bis granata viene scortato negli spogliatoi da Milinkovic-Savic. Il successo di Marassi, se sarà seguito da una vittoria contro il Monza nella sfida di domenica al Grande Torino, consentirà alla squadra di Juric di continuare a sperare nella qualificazione alle Coppe europee.

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