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TORINO - La dodicesima davanti al dodicesimo uomo. Vanja Milinkovic-Savic, sabato al Grande Torino contro l’Inter, cerca un’altra partita senza subire reti. Dopo quella di La Spezia, nella quale invece tanti sono stati i gol rifilati dai granata ai liguri. Un poker per alimentare le speranze di agguantare l’ottavo posto, e poi da lì chissà se nelle Coppe Europee. Sarebbe il coronamento di una stagione che dice che il Toro, a una giornata dalla fine, è già a più 3 punti in campionato. Serve un altro scatto, l’ultimo. Una zampata in attacco - quella di Sanabria sarebbe la 13ª - e tanta attenzione in difesa, al cospetto di un’Inter certo calibrata in vista della finale di Champions, ma pur sempre dotata di tantissima qualità.
Cragno-Tatarusanu: quale secondo dietro Vanja?
Da parte di Milinkovic contro i nerazzurri servirà un’altra prova vibrante, con la concentrazione giusta per puntare al dodicesimo incrocio senza incassare gol. Sarebbe un ulteriore tassello di una ripartenza che, salvo incertezze stilistiche e un paio di grossolani errori commessi, vede il portiere serbo aumentare di credibilità. Juric e la società credono a Vanja, ma comunque cercano un secondo per la prossima stagione: Berisha è da tempo fuori squadra, Gemello deve vivere un’annata da protagonista, Fiorenza potrà essere il terzo. Con Cragno, che a Monza pensava di giocare ma che è sempre stato tenuto dietro da Di Gregorio, l’attuale portiere granata entrerebbe in concorrenza, con un Tatarusanu saprebbe di avere la titolarità della porta. Scelte delicate che il Toro non ha ancora del tutto delineato. Prima c'è battere l'Inter, da capire se l'ottavo posto darà l'Europa.