Caselli: "C’è un bel Toro. Ha un cuore e un futuro"

L’associazione ToroMio e Susanna Egri hanno premiato il giudice al Filadelfia: "Essere granata è meraviglioso". Il deputato Berruto: «Lo sport nella Costituzione, si vota il 4 luglio»
Caselli: "C’è un bel Toro. Ha un cuore e un futuro"

Erano tanti, erano bei volti, ed erano tutti lì al Filadelfia per lui, per il giudice Gian Carlo Caselli. Per Caselli premiato al Fila, con un riconoscimento che è un attestato simbolico atto a celebrare la sua esistenza, condotta da paladino della giustizia e dei valori più alti della nostra Italia democratica e repubblicana, in prima fila innanzi tutto contro il terrorismo e la mafia, e per abbracciarlo come fratello granata sotto lo sguardo di tutta la sua bella famiglia, in testa la moglie e il nipotino Leonardo. «Avevo 10 anni quando il Grande Torino morì. Ricordo due partite. E ricordo come se fosse ieri un’uscita alta di Bacigalupo, un angelo in volo, prendendo il pallone sulle teste di tutti. Ricordo gli allenamenti delle squadre che sono venute dopo. Ricordo me ragazzo aggrappato a una ringhiera del Fila, a una partita col Cagliari, e un boato come mai ho sentito in vita mia, quando entrarono i granata in campo. Ricordo al Comunale il derby della tripletta di Combin per Meroni. Oppure il 3 a 2, i 3 gol in 3 minuti alla Juve. Per la gioia lanciai al cielo mio figlio Stefano, ancora tanto piccolo. Il giorno dopo, vidi la scena immortalata in una foto: non ci credevo, non me ne ero reso conto sul momento… E se si fosse fatto male? E oggi siamo qui, sempre a tifare Toro nel bene come nella cattiva sorte. E abbiamo anche un bel Toro, ora. Ha un cuore e una spina dorsale, ha giovani di talento che rappresentano il futuro. Lasciatemelo dire: è proprio bello tifare Toro».

Il premio a Caselli

A consegnare a Caselli il premio intitolato alla memoria di Gian Carlo Bonetto, per 20 anni presidente del Circolo Soci, nonché promotore della rinascita dello stadio da presidente del Collegio dei fondatori della Fondazione Filadelfia (premio istituito dall’associazione ToroMio, associazione meritevolmente impegnata per favorire la partecipazione dei tifosi alla vita delle società di calcio), a consegnare a Caselli il premio, si diceva, la signora Susanna Egri, stella della danza italiana, figlia del dt del Grande Torino Erno Egri Erbstein. A lei era andato il riconoscimento, un anno fa.

"Non si può non voler bene al Toro"

Il deputato (granata) Berruto, grande ex ct del volley, ha sottolineato con soddisfazione, da primo firmatario della proposta di legge finora unanimemente approvata in Parlamento, il fatto che il 4 luglio si concluderà con l’ultima votazione alla Camera l’iter volto a «introdurre finalmente nella nostra Costituzione lo sport, nel bellissimo articolo 33 che parla anche di arte e scienza». «E l’arte e la giustizia si danno simbolicamente la mano sotto un cielo granata, con questo premio», ha detto la signora Egri. In rappresentanza del sindaco e della Città, il consigliere comunale Pierino Crema: «Vi porto il nostro saluto, proprio perché tutti noi rendiamo omaggio al grande impegno di Caselli per Torino e l’Italia. E sono felice che nello statuto di ToroMio vi siano indicate tre parole: onestà, impegno, orgoglio». Beccaria, da consigliere della Fondazione, ha invocato la realizzazione del museo del Grande Torino e della Leggenda Granata al Fila (pressoché ultimato, intanto, il restauro di uno dei ruderi del vecchio stadio). Tanti gli ex giocatori presenti, capitanati naturalmente da Claudio Sala: «Non si può non volere bene al Toro». Il vicepresidente di ToroMio, Massimiliano Romiti, dopo aver ringraziato il Torino e la Fondazione Filadelfia per l’ospitalità: «Da tanti anni portiamo avanti iniziative per rafforzare la coesione e l’amicizia tra i tifosi e la loro partecipazione alla vita dei club. In questa legislatura un nuovo testo di legge, scritto da professionisti di ToroMio e premiato dal sostegno bipartisan dei deputati Molinari e Berruto, ha cominciato il suo iter nella commissione cultura e sport della Camera. Al nostro fianco anche tante altre tifoserie. Abbiamo organizzato numerosi convegni per promuovere quella cultura della partecipazione nel calcio e nello sport che per molti club esteri, come ad esempio Bayern, Barcellona, Benfica e River Plate, è normalità». Per info: www.toromio.net

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