Il Torino parla croato: da Stojkovic a Kacavenda, la lista di Vagnati

D’intesa con Juric, il dt è andato a vedere la Croazia agli Europei Under 21: la guida ai profili che potrebbero diventare i prossimi obiettivi del mercato granata

TORINO - Compare anche un po’ di Torino in campo nell’Europeo Under 21, con la squadra granata rappresentata da Samuele Ricci, Pietro Pellegri e Mihai Popa. Ma non solo il campo, c’è un po’ di Torino anche sulle tribune degli stadi e in questo caso è rappresentato da Davide Vagnati. Il dt da alcuni giorni si trova in Romania, non di certo in vacanza e neppure per vedere solamente all’opera i tre granata.

La sua missione è anche un’altra: vedere da vicino, dal vivo, alcuni giocatori che gli sono stati segnalati, capire se possono fare davvero al caso di Ivan Juric. Ecco perché, di comune accordo proprio con l’allenatore, martedì sera era a Bucarest ad assistere a Ucraina-Croazia.

Torino, i nomi seguiti da Vagnati

Nel taccuino del dt c’erano segnati quattro nomi: Luka Stojkovic, Lukas Kacavenda, Martin Baturina e Matija Frigan. E se quest'ultimo, attaccante classe 2003 di proprietà del Rijeka, sembra ancora troppo acerbo per un campionato come quello italiano, gli altri tre sono apparsi decisamente più interessanti. Forse anche troppo nel caso di Baturina, trequartista della Dinamo Zagabria che è valutato oltre 10 milioni di euro. Più percorribili invece le piste che portano a Stojkovic (l’unico dei quattro a non essere partito titolare contro l’Ucraina, ma comunque in campo per una porzione abbondante di partita) e Kacavenda. Hanno molto in comune: entrambi sono nati nel 2003, sono giocatori di qualità e fantasia che possono giocare sia da trequartisti che da attaccanti esterni, e sono di proprietà della Lokomotiva Zagabria. Si tratta certamente di due profili interessanti, Stojkovic nell’ultima stagione è stato uno dei titolari della propria squa- dra e ha arricchito le trentatré presenze collezionate (tra campionato e Coppa nazionale) con quattro gol e cinque assist.

Kacavenda, tecnica e personalità

Diversa invece la stagione di Kacavenda, ma non per demeriti propri: nella prima parte dell'anno è stato costretto a lungo ai box a causa di un infortunio al legamento crociato del ginocchio e ha ricominciato a vedere il campo solamente a febbraio: prima qualche spezzone di gara, poi si è ripreso il posto da titolare, giocando spesso al fianco di Stojkovic sulla linea dei trequartista nel 4-2-3- 1 con cui abitualmente si schiera la Lokomotiva Zagabria. Oltre che per le sue doti tecniche, Kacavenda spicca anche a livello di personalità e non è un caso se, nonostante la giovanissima età, negli ultimi due anni in alcune circostanze abbia indossato la fascia di capitano della Lokomotiva Zagabria. Non è neppure un caso che il Genoa lo avesse corteggiato un anno e mezzo fa, nel gennaio del 2022. I rossoblù erano però in una situazione di classifica molto complicata (a fine anno erano poi retrocessi) e il giovane trequartista aveva preferito restare a giocare nel massimo campionato del proprio Paese, piuttosto che correre il rischio di scendere di categoria in Italia. Il Torino ora avrebbe però ai suoi occhi un appeal differente, gli darebbe l’opportunità di crescere in Serie A e di lavorare con un allenatore suo connazionale, che ha dimostrato di saper valorizzare i giovani. Vagnati ha avuto la possibilità di osservare da vicino sia Stojkovic che Kacavenda: la prossima mossa che spetta al dt è provare a imbastire una trattativa con la Lokomotiva Zagabria per comprendere le richieste.

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