Torino-Buongiorno: il rinnovo è solo questione di firme

Dopo la legittimazione in granata (passata anche dalla lettura dei nomi dei Caduti di Superga), la Nazionale e la laurea, al difensore in questo fantastico 2023 manca il prolungamento del contratto: a breve allungherà al 2028

TORINO - Manca una pur gustosissima ciliegina, il dettaglio che tanto dettaglio non è, per incorniciare la stagione di Alessandro Buongiorno quale ideale: il rinnovo a un contratto con il Torino che, ora come ora, scade nel 2025. Le firme sono attese a breve: rinnovo al 2028 e ingaggio triplicato, da 300 a 900 mila euro l’anno.

Buongiorno già al lavoro al Filadelfia

Un adeguamento fin più che meritato, tendenzialmente dovuto per il leader morale e tecnico del Torino. Buongiorno - che durante questo periodo di ferie estive ha incontrato e cenato a New York con il presidente Cairo - è reduce da un’annata fantastica: dalla piena legittimazione nel Toro passata dalla lettura dei nomi dei Caduti a Superga il 4 maggio scorso alla Nazionale, dalla laurea a un rinnovo in vista con deciso adeguamento dello stipendio, il difensore centrale non si è davvero fatto mancare nulla. Compreso un recente meraviglioso viaggio tra il Nord e il Centro America assieme alla fidanzata Margherita. Già terminato per anticipare il lavoro al Fildelfia che, per tutti, inizierà con il raduno fissato per lunedì 10 luglio (il 17 la partenza per Pinzolo).

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