Torino-Buongiorno: il rinnovo è solo questione di firme

Dopo la legittimazione in granata (passata anche dalla lettura dei nomi dei Caduti di Superga), la Nazionale e la laurea, al difensore in questo fantastico 2023 manca il prolungamento del contratto: a breve allungherà al 2028

TORINO - Manca una pur gustosissima ciliegina, il dettaglio che tanto dettaglio non è, per incorniciare la stagione di Alessandro Buongiorno quale ideale: il rinnovo a un contratto con il Torino che, ora come ora, scade nel 2025. Le firme sono attese a breve: rinnovo al 2028 e ingaggio triplicato, da 300 a 900 mila euro l’anno.

Buongiorno già al lavoro al Filadelfia

Un adeguamento fin più che meritato, tendenzialme