Sazonov, grinta da Toro: "Amo aggredire"

Il gigante georgiano alla conquista dei tifosi granata: "Italia il top per il mio ruolo, per crescere. E sui corner mi piace... segnare"
Sazonov, grinta da Toro: "Amo aggredire"© LaPresse

Capelli legati, pizzetto, sorriso sicuro e sguardo da duro: si è presentato così Saba Sazonov nel suo primo giorno da calciatore del Torino. Mercoledì aveva effettuato le visite mediche di rito, poi ha firmato il contratto e ieri è stato ufficializzato il suo acquisto dalla Dinamo Mosca: è arrivato a titolo definitivo per 3 milioni di euro, una cifra non eccessiva considerando l’età (21 anni, è un classe 2002), la qualità e i margini di crescita. Ieri ha potuto conoscere Ivan Juric ma anche i nuovi compagni di squadra e allenarsi con loro: avrà bisogno di tempo per integrarsi nel sistema di gioco del tecnico croato ma ha il vantaggio di possedere già una buona condizione fisica, avendo già collezionato quattro presenze nel campionato russo, più una nella coppa nazionale, prima di arrivare a vestire la maglia granata.

Sazonov e l'ambiente granata

Deve ancora fare conoscenza con i suoi nuovi tifosi ma ne avrà occasione domenica, durante la partita contro il Genoa: difficile che possa giocare ma il georgiano dovrebbe comunque essere tra i convocati, avrà così modo di vestire la sua maglia numero 15 (ha scelto lo stesso numero che aveva anche in Russia) e rompere il ghiaccio con l’ambiente granata. Ambiente che spera di riuscire a conquistare in fretta e le qualità per riuscirci di certo non gli mancano: Sazonov in campo è uno di quei difensori tosti, anche un po’ un rudi, capaci di usare il fi sico (è alto 1,94 metri) per fermare gli attaccanti avversari. Non è certo un tipo che ha paura di mettere la gamba nei contrasti. «In difesa mi piace essere aggressivo ma non disdegno il possesso palla. Tutti i tifosi mi vedranno sul terreno di gioco e poi valuteranno», ha spiegato lo stesso difensore ai microfoni di Torino Channel. Sui social, nel frattempo, è diventata presto virale una foto che lo stesso calciatore aveva postato qualche mese fa su Instagram di una battuta di caccia a cui aveva partecipato con gli amici: un’immagine che non è piaciuta a tutti ma che inquadra il personaggio.

Sazonov, un duro per il Torino

Non certo uno che si lascia intimidire né fuori, né dentro il campo. Non teme gli attaccanti che dovrà affrontare in campionato, di livello superiore rispetto a quelli incontrati in Russia («Sono pronto per il calcio italiano, per questo sono qui. Tra l’altro è il campionato migliore per crescere per chi gioca nel mio ruolo» ha spiegato), non teme nemmeno il suo connazionale Khvicha Kvaratskhelia: «Con Kvara ho giocato nella nazionale Under 21, è veramente bravo e gioca in una grande squadra come il Napoli. Ma anche noi siamo una grande squadra e lotteremo sul campo». Con la sua altezza e la sua abilità nel gioco aereo, Sazonov potrà essere una risorsa importante per il Torino anche in fase offensiva, soprattutto quando ci saranno calci d’angolo o punizione indirette a favore: «Mi piace segnare ma, d’altronde, a chi non piace? Sono un difensore centrale e quindi i corner rappresentato l’occasione migliore per me fare gol, visto che non posso fare azioni molte personali durante la partita. Quando c’è la possibilità, cerco di cogliere l’occasione per poi gioire con i compagni». Ora il difensore dovrà dimostrare con i fatti di essere davvero da Toro, squadra che ha puntato su di lui e che anche lo Sazonov ha voluto: «Avevo molte offerte ma grazie anche al lavoro di mio padre sono qui».

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