Schuurs brinda al Toro nelle Langhe con la sua Ross

Disturbato dal mercato, ora è tornato a stare bene in un ambiente a lui congeniale e si è regalato una cena stellata con la fidanzata
Schuurs brinda al Toro nelle Langhe con la sua Ross© @perr_schuurs

Non avrebbe mai e poi mai puntato i piedi per lasciare il Toro dopo una sola stagione. Ed è andata esattamente così: Perr Schuurs non si è sfilato di dosso la maglia granata ed è felice di non averlo fatto. Ha sempre pensato che un suo addio in estate avrebbe fatto sì che la sua avventura terminasse con un velo di sgradevole incompiutezza. Non è finita in questo modo, anche perché il Toro non ha ricevuto un'offerta neppure minimamente soddisfacente. Mentre la nazionale olandese continua ad ignorarlo, prima della ripresa degli allenamenti Schuurs si è concesso una tappa nelle Langhe, un territorio che adora.

Come la compagna Roos, fotografata nel contesto di un panorama mozzafiato. Insieme sono stati alla "Ciau del Tornavento", famosissimo locale di Treiso, immerso nella bellezza di una terra ricca di vigneti spettacolari. Niente mare o altre tappe altrove: durante i giorni di relax successivi alla sfi da vinta contro il Genoa la coppia è rimasta in Piemonte. Schuurs, d'altronde, non ha mai nascosto il suo attaccamento alla vita torinese e non solo. Ama la città, si trova benissimo ed è per questo motivo che non ha mai colto alcun pretesto per battere i pugni sul tavolo e andare via. Sa che al Toro è un piccolo re: ben voluto dai compagni, coccolato dai tifosi e stimato da società e allenatore, che lo considerano un leader del gruppo. Schuurs è contento di essere al centro del progetto. Ed è anche certo che il minutaggio in granata possa aiutarlo a conquistare la nazionale: gli Europei sono alle porte e l'ex Ajax farà di tutto per salire su quel treno.

L'avvio di stagione

L'avvio della sua stagione è stato buono. Perfetto contro la Feralpisalò, molto bravo contro il Cagliari e sempre attento al cospetto del Genoa, coi trequartisti rossoblù che hanno accuratamente evitato i duelli individuali con Schuurs. Resta, indubbiamente, la macchia della tremenda prestazione di San Siro. La più brutta dell'era Juric, ma allo stesso tempo la più nera per l'olandese. Contro Theo Hernandez e Leao non ci ha capito nulla. Ed è rimasto per distacco il peggiore in campo contro il Milan, in una serata in cui è persino riuscito a segnare: la dice lunga sulla prova di un giocatore che già contro il Genoa ha saputo voltare pagina. Come se non bastasse, quelli di fine agosto non sono stati giorni semplicissimi da gestire sul piano psicologico. Perché l'Inter attendeva l'arrivo di Pavard, monitorando con attenzione la possibilità di prelevare Schuurs se il Bayern Monaco non avesse liberato il francese. Per qualche ora Perr è rimasto appeso ad un destino incerto, ma il nodo si è sciolto già un paio di giorni prima della chiusura del mercato. Così il centrale classe ‘99 ha potuto nuovamente tuffarsi sulla sua stagione al Toro. Dovrà essere quella della definitiva consacrazione. Al primo anno in Italia ha convinto tutti a proposito delle sue qualità, ma adesso deve fare un passo in più. Confermarsi, per uno come Schuurs, non sarà un problema. I granata se lo godranno per tutta la stagione, a prescindere dai pensieri che riguardano una possibile cessione in futuro. C’è tempo solo per pensare al presente, anche perché il giocatore è felice. Ma soprattutto è convinto che la strada imboccata per diventare grande sia quella giusta.

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