Lazaro, dalla Salernitana alla Salernitana: rialzati e stupisci il Torino

L'8 gennaio scorso all'Arechi l'austriaco si infortunò gravemente al ginocchio e lunedì potrà avere la prima chance stagionale dal primo minuto
Lazaro, dalla Salernitana alla Salernitana: rialzati e stupisci il Torino© LAPRESSE

Cross di Lazaro - l’ennesimo di una gara nella quale l’austriaco aveva prodotto anche altri assist potenzialmente decisivi - tuffo di testa di Sanabria e Torino in vantaggio a Salerno. Era l’8 gennaio, e le sliding doors del campionato da lì a poco avrebbero aperto all’infortunio del terzino e al rilancio del centravanti.

Se questo secondo si sarebbe poi rilanciato con altri 9 gol in 21 partite quale bomber granata (tra fi ne settembre e l’inizio di ottobre attese le firme su un rinnovo al ‘27 con opzione per un’ulteriore stagione), il primo perse l’aderenza con una prima parte di annata nella quale era stato tra i granata con il rendimento migliore.

Lazaro show a Salerno

Sanabria non era ancora bomber, Buongiorno stava studiando da leader tecnico e morale senza ancora esserlo, Ilic sarebbe arrivato il 30 gennaio. In quel frangente i granata più in vista erano Schuurs, Ricci, Vlasic (ottimo il rendimento offerto fino al Mondiale, poi il croato faticò a ritrovarsi) e appunto Lazaro. Il quale all’Arechi, nella prova che rappresentò il picco più alto del suo percorso in granata, subì tuttavia la rottura del legamento crociato del ginocchio destro. Un infortunio grave e che costò al terzino quasi tre mesi di stop. Dovette saltare ben 10 gare, visto che il suo rientro si concretizzò soltanto il 3 aprile contro il Sassuolo. Dalla prova contro i neroverdi in avanti, tuttavia, non riuscì a recuperare la brillantezza che lo aveva accompagnato nella prima fase dell’esperienza torinista.

Lazaro, prima stagione positiva

Nel complesso la sua prima stagione al Toro è comunque stata positiva, e così l’ha ritenuta Juric che ha dato il via libera all’acquisizione dell’esterno. Vagnati ha lasciato cadere i termini per esercitare il diritto di riscatto fi ssato con l’Inter a 6 milioni, per poi tornare a trattare con i nerazzurri e rilevare il cartellino per 4. Questo dopo l’uscita di Ola Aina in regime di svincolo e la cessione di Singo al Monaco per 10 milioni. Quando Lazaro è stato ripreso due erano gli uomini di fascia a disposizione di Juric: Vojvoda e Bellanova, quest’ultimo preso a 8 milioni dal Cagliari. Tanto che il reparto, al tramonto del mercato, è stato integrato con l’arrivo di Soppy, unico giocatore del quale il Toro non ha il controllo essendo il francese arrivato in prestito secco dall’Atalanta.

Lazaro per il riscatto

Intanto, proprio dall’Arechi, potrebbe iniziare il pieno riscatto di un calciatore che il tecnico croato ha chiesto di poter allenare anche per il suo eclettismo: Lazaro - che ha piede e visione di gioco per agire pure in posizioni più interne - in questa squadra è in grado di muoversi indiff erentemente da destra come da sinistra. Nelle prime tre giornate di campionato l’allenatore granata ha sempre schierato Bellanova e Vojvoda, ma l’impegno sostenuto in nazionale dal kosovaro potrebbe indurre Juric, che da ieri è invece tornato a lavorare con l’austriaco, a schierare inizialmente Lazaro (fin qui subentrato a San Siro e contro il Genoa: una quarantina i minuti trascorsi in campo).

Giocatore che se è in condizione di prendere il fondo, tra tutti gli esterni è quello con il piede più educato, quindi più adatto a recapitare sulla testa di Zapata quei palloni che il colombiano aspetta di ricevere per sfruttare le sue abilità nei colpi di testa. L’Arechi ha tolto (il miglior Lazaro granata), l’Arechi potrà ridare (una nuova chance da protagonista all’esterno). Il tecnico deciderà nei prossimi giorni, anche valutando lo stato di forma di Vojvoda, ieri in campo nella trasferta sostenuta dal Kosovo in Romania.

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